Tribolazione (Becco Meridionale della) – Via Malvassora

Tribolazione (Becco Meridionale della) – Via Malvassora
La gita
sventola
5 30/07/2023
Accesso stradale
Lasciare la macchina alla diga di teleccio. Da li 40/50 min fino al rifugio

Bellissima via, che richiede un impegno globale (fisico e mentale!) da non sottovalutare se non si è abituati all’alta montagna. Sentiero lungo per raggiungere l’attacco e non chiarissimo: si prosegue per il colle dei becchi e si taglia sulla pietraia a destra proseguendo su un sentiero non molto chiaro. La base dello zoccolo è localizzata parecchio a destra del becco. Presenti diversi ometti per risalirlo, facilmente proteggibile se si vogliono azzerare i rischi di risalita 🙂 attacco della via molto chiaro, con un ometto gigante che ne segna l’inizio. Consiglio di partire con il primo tiro superando il diedro sulla destra. Le soste sono tutte a spit, e la corda da 60 m basta sempre per raggiungerle. Anche al primo tiro, dopo 50 m si raggiunge la sosta a chiodi a cui segue pochi metri dopo quella a spit (L1 è il più lungo). In totale sono 6 tiri se si usando le soste a spit. Attenzione: per trovare la quarta sosta, è necessario raggirare a DESTRA lo strapiombino che si raggiunge dopo 30 m di salita. La sosta non è minimamente visibile finché non si raggira tale strapiombo, che non è da superare. Raggiunta la cima, bisogna risalire leggermente sulla destra per trovare la sosta di Gran Finale da cui partire per le doppie: scendere sempre a filo di piombo in verticale. La prima doppia termina NON alla sosta del quinto tiro della malvassora, ma appena più sotto, su una sosta posizionata più esternamente in modo da non far tirare le corde durante la doppia successiva. Tutte le doppie sono da 50/60m, noi ci siamo incasinati pensando che la corda non bastasse, ma in realtà basta fidarsi e proseguire dritti per trovare sempre la successiva. Discesa dallo zoccolo facendo 4 doppie da 60 metri, facilmente localizzabili (anche queste su spit, tranne la prima che è su cordini).

Un grande grazie allo zio Elvio, che nonostante gli imprevisti in discesa che hanno allungato il rientro, si è sempre mostrato calmo davanti alle situazioni 🙂

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