Una salita non conclusa, che relaziono con quasi un mese di ritardo… perché è giusto non parlare solo dei successi.
Sostanzialmente d’accordo con vari commenti già scritti: il primo tiro se si seguono gli spit ci pare almeno 6b…. nella parte finale ho optato anche io per la fessura di destra , da proteggere, ma più logica.
Secondo e terzo tiro senza problemi particolari, su roccia molto bella, quindi un lungo tratto facile, almeno 60 metri , fattibile di conserva, in cui si trova anche una sosta a metà e un solo breve tratto non banale, appena sotto alla sosta successiva (che sarebbe la quinta). Seguono due tiri molto belli, con del 6a che ci è parso decisamente obbligatorio.
Il successivo , più facile, inizia con una terrazza e aumenta gradatamente di inclinazione. Dopo il secondo spit Davide, andato forse un po’ troppo a sinistra rispetto alla linea della via (ma il percorso in quel tratto non appare affatto obbligato), dopo avere messo un friend, n. 3 BD, piccolo rispetto alla fessura a quanto mi ha poi detto, superando un breve gradino in leggero strapiombo improvvisamente cade a causa del cedimento un appiglio… Il friend esce e lui si ferma dopo un lungo volo…
Tralascio il racconto della ritirata, svoltasi quasi interamente in autonomia, e delle successive 3 settimane di ospedale… Ora è tornato felicemente a casa!
Una nota sull’attrezzatura della via: soste a spit attrezzate anche per la calata (almeno fino a dove siamo arrivati noi), spit sui passaggi presenti ma con parsimonia… Molto utile una bella serie di nut e friend, noi avevamo fino al n. 3 BD… Il n. 4 sarebbe stato utile sulla fessura del primo tiro e soprattutto avrebbe potuto rendere molto più limitate le conseguenze della caduta.