Un ‘ altro sogno si è avverato! Mettere le mani su questa parete dopo tanti anni che avevo salito la normale e che tanto l’avevo osservata. Merito principalmente a Matalp che ha superato con una padronanza assoluta i punti chiave e anche a suo dire abbastanza duri. Primo tiro tosto , ma anche in altri punti mi sono trovato al limite. Molto belli i tiri superiori con fessure e lame che nonostante la stanchezza ti esaltano. Arrivati nel punto in cui avremmo solo dovuto divertirci , invece ci siamo dovuti calare perchè non c’era più tempo per la cresta e per tutte le calate sulla parete est. Forse abbiamo perso un po’ di tempo per strada a causa del freddo nel primo tiro e nella ricerca della via del tratto centrale. In estate deve essere sicuramente più alla portata.
I tiri nella nostra guida erano così gradati 6a+ 6a 5c (60 metri di ignoto) 3b con un passo duro ,6a 6a 5c fino a termine parete. Per fare la cresta servono ancora 3 tiri di 4 ma nel nostro caso c’era il rischio di fare le ultime doppie al buio. Discesa dalla normale complicata perchè gia innevata A mio avviso gradazione stretta. Via non per tutti e poco ripetuta oltre ad essere in ambiente isolato e selvaggio.
Comunque una grande avventura!
Infine un elogio a Mara il gestore del rif. Pontese che oramai da anni gestisce in maniera esemplare assieme ai suoi collaboratori una struttura indispensabile in quei monti. Tornare lì è sempre un piacere , a parte la sofferenza nel resistere a tanto ben di Dio nell’armadietto dei liquori (grappe ,genepy, ecc) per chi all’indomani deve scalare. Quella si che una vera “tribolazione” !!.