Forse non era la stagione giusta per poterla completare. Lunga via, un po discontinua, ma comunque bella. In settembre le ore di luce sono un po ridotte. Arrivati all’attacco alle nove abbiamo affrontato il primo tiro senza avere la minima sensibilità nelle dita dato il freddo perchè a quell’ora quella parte della parete è ancora all’ombra. Quindi ci abbiamo impiegato quasi un’ora solo per fare il primo tiro. gli altri tiri sono molto belli sia i 6a che anche quelli facili e man mano che si saliva la roccia diventava sempre piu bella. Dopo il terzo tiro c’è un tiro di trasferimento che non è segnato in nessuna guida o relazione e non mi so spiegare il motivo visto che è un tiro di quasi 60 metri, dove non è così ovvio trovare la sosta successiva nel marasma di pietrame. Mistero. Purtroppo non abbiamo potuto fare i tiri sulla cresta perchè siamo arrivati alla fine della parete che era ormai troppo tardi e quindi ci siamo calati in doppia sulla via. Peccato perchè la cresta doveva essere, anche se facile, molto bella. Comunque una via impegnativa non tanto per le difficoltà tecniche ma perchè gli spit non erano così vicini anche sui tiri di 6a e quindi bisogna avere un po di self control. E poi non so spiegarmelo ma i pochi spit che c’erano non riuscivo a vederli, sarà un problema mio ma mi era difficile notarli.
Ringrazio la tenacia di Gambalesta che non si è mai arreso, anche quando lo sentivo imprecare sui passaggi fisici, ma tutto sommato è arrivato bene fino in fondo.