- Accesso stradale
- diversi parcheggi sopra Ornica, nei pressi della chiesa Madonna del Frassino
Gita in ottime condizioni per escursionismo invernale. Sono sufficienti i ramponi nelle condizioni attuali.
La mulattiera nel bosco sale subito di buona lena, e rapidamente si arriva all’imbocco della Valle dell’Inferno, dove si può fare rifornimento d’acqua (a saperlo prima) alla Casera.
Si sale su sentiero pulito (brevi zone ghiacciate) fino alla baita sotto il masso di quota 1800 m (Baita Predoni) quindi inizia a neve che sarà sostanzialmente continua fino in cima.
In salita nonostante la neve dura non ho usato i ramponi fino alla conca sotto la Bocchetta dell’Inferno, ma non erano necessari. Lo diventano invece dalla Bocchetta alla cima.
Il percorso è ben tracciato e non si trova ghiaccio, solo gli ultimi 70 m di dislivello diventano un po’ più ripidi, ma nulla di problematico, in discesa per i meno sicuri una picca può tornare utile.
In discesa si possono tenere i ramponi fino quasi alla Baita Ciarelli, sfruttando un canalino che prosegue lungo il corso del vallone, anzichè seguire il sentiero dell’andata, si guadagnano così 100 m su neve (tenere conto che ormai il percorso prende sole tutto il giorno quindi la neve molla in fretta)
Discesa quindi molto veloce, ancora di più per aver seguito, anzichè la mulattiera dell’andata, un piccolo cartello indicante “sentiero 8 Ornica per prati”: si scende in linea retta una dorsale erbosa costellata di belle baite, raggiungendo rapidamente la strada a monte del paese. Questa variante in discesa è molto conveniente.
Meteo ideale, salita con velature che poi si sono dissolte lasciando spazio ad una stupenda giornata, con un po’ d’aria in cima ma molto calda.
Non troppa gente, alcuni saliti dal canale NE.