Non proprio scelta, ma un po casuale la salita di questa via, non saprei cosa dire perchè mi ha lasciato…così…sospeso nel giudizio.
La prima parte è carina, ma il traverso del terzo tiro (passaggio singolo criptico) e l’intersecarsi su Vortice non mi ha entusiasmato.
Seconda e terza parte con un loro perchè, direi gradevole, ma il traverso (facile) alla partenza del penultimo tiro è pericoloso così come è chiodato, a parte questo tratto la chiodatura è onesta, non ascellare nei tratti facili, ma volendo si integra. Nei tiri “diagonali” meglio sfalsare le corde per evitare attriti e scalare più sciolti. Insomma via nel complesso piacevole e lunga, grado tranquillo ma in alcuni passaggi ( terzo e penultimo tiro) non banale, mi permetto di dire che forse la prima parte poteva essere ricompresa in una richiodatura di Vortice proseguendo poi sugli altri due torrioni, ma sono solo riflessioni e non critiche ai chiodatori a cui va il merito di rendere agibile questo angolo bello, tranquillo e lontano dalle folle della Sbarua e con un po di dislivello da fare per scalare.
Giornata calda in partenza, ma sugli ultimi tiri il cielo si è velato e il vento si è alzato…ambiente invernale, bollita alle mani..l’aver attaccato un po tardi e essendo due cordate sulla via a scaldaci le mani ci ha fatto tardare, ma il tramonto dalla vetta, la traversata al Dente Orientale e la discesa “serale” seppur lunga e con un sentiero reso insidioso dalle foglie, ha un suo perchè, in questo angolo di mondo a me caro. Amen