- Accesso stradale
- Ok
ATTENZIONE!
A destra della prima sosta c’è stato un grosso crollo che ha coinvolto tutto il primo tiro. C’è moltissima terra e polvere (abbiamo pulito come potevamo) e una placchetta è parzialmente schiacciata ed è difficile far entrare il moschettone (prevedere fettuccia o cordino aperto fino a quando non verrà sostituita) ma il tassello è ancora integro.
Non ho tanto capito il senso di rettificare la via vecchia senza richiodarla, in alcuni punti il nuovo tracciato è poco logico.
A parte la terra, sul primo tiro la scalata è bella ma parecchie protezioni sono fuori dalla linea ideale di salita a mio avviso.
Dal secondo tiro la roccia è pulita.
Su L2 a metà si deve andare a sinistra anche se la via vecchia andava dritto (più logico).
L3 bellissimo (qualche rovo a inizio dulfer).
Su L4 è bella la prima parte (diedro + spigolo) mentre dopo la cengia il tracciato nuovo va in placca in modo decisamente forzato (non azzerabile, allungare bene le protezioni). Meglio salire lungo il diedro-camino (occhio a qualche masso instabile) e uscire dalla strozzatura a sinistra (sosta ancora più a sinistra). Occhio agli attriti!!!
Tornando alla chiodatura, a parte la poca logica in alcuni punti, diverse protezioni sono alte da rinviare e le soste sono collegate decisamente male (non facile fare un’eventuale doppia) ma mi sembra di aver capito che su molte altre vie dei 3 denti sono così…
Come materiale prevedere 12 rinvii di cui almeno 2 allungabili.
Continuato sugli ultimi 3 tiri della via “Diagonale Ovest” per arrivare in punta.
Grazie a Daniele (local) non abbiamo avuto problemi su avvicinamento e discesa, decisamente ravanosi per chi non conosce il posto.
Con Eli, Iara e Daniele