La Via si risolve provando a seguire i bollini rossi, tracce di passaggi, chiodi vecchi, con esperienza e molta immaginazione.
Presenza di una manciata di chiodi e cordini ‘nuovi’.
Anche se l’esposizione è sud, per motivi già evidenziati da tutti, sconsiglierei di farla d’inverno. Visto che è facile perdersi e non sottovalutando mai l’importanza di mettere protezioni anche su terreni facili, valuterei la possibilità di portarsi dietro anche un paio di chiodi a lama.
Lo ammetto: anche noi ci siamo persi scendendo poi all’attacco della Ribetti-Dionisi e abbiamo visto altre vie segnate alla base con una targhetta. Ormai a sole calato, ho superato la placca di Serpente alla caccia di un passaggio, chiodo, sosta per capirne la continuazione invano.
Lo ammetto: ci ritorneremo.
Fatta con Rossano e Giovanni.