Il grado di apprezzamento di vie come questa è direttamente proporzionale al livello di rischio individuale che si vuol correre. Di sicuro, vista la quantità di lame e massi instabili o totalmente staccati lungo la via, il nome più appropriato sarebbe Pilier des Incoscients.
Detto questo, il posto è molto bello e il tracciato segue elegantemente la linea logica della parete. La roccia è per lo più un conglomerato, la cui solidità migliora negli ultimi tiri.
Attrezzata con pochi chiodi non sempre di facile reperibilità e spit molto datati. Soste generalmente buone. Dopo la quarta sosta, restare bassi e traversare decisamente a sinistra (vecchia fettuccia attorno a un ginepro).
Scesi dal sentiero (bello).
Con Valter e Sergio.