Tratto di cresta che consigliamo di percorrere integralmente; ogni tentativo di aggiramento può significare mettersi nei pasticci su un terreno scosceso e franoso.
Un sogno che si avvera, la felicità per le fatiche ormai finite, la gioia di chi ci è venuto incontro, la consapevolezza di non aver compiuto una cosa eccezionale per gli altri, ma solamente per noi. In fondo gli alpinisti sono tutti un po’ egoisti.
Relazione di Francesco Guglielmino
Passiamo una notte abbastanza tranquilli tranne Germano che deve sostenere una dura lotta, oltre che coll’alpe anche con il sacco a pelo, che non si sa per quale motivo si ribella e cerca di fagocitarlo.
Fortunatamente il provvidenziale sorgere del sole pone fine ai patimenti e possiamo partire per affrontare le ultime fatiche della nostra impresa.
Con due lunghezze di corda facili superiamo l’ultimo torrione delle Rocce Rosse e siamo quindi sulla cresta est del Rocciamelone che ci indica la via per raggiungere finalmente la nostra meta.
A metà circa della cresta sentiamo gridare e vediamo due persone, una delle quali con la caratteristica maglietta arancione del CAI Pianezza, che si sbracciano per attirare la nostra attenzione.
Li riconosciamo: sono Livio e Gianfranco! Sono saliti in vetta dalla via normale e appena ci hanno scorti ci sono venuti incontro.
Incontrarli ci fa veramente piacere e ci coglie anche un po’ di commozione.
È circa l’una quando raggiungiamo la vetta.
Baci e abbracci. Ci complimentiamo a vicenda. Siamo stati veramente bravi!
Con calma iniziamo la discesa al rifugio Ca’ d’Asti dove ci riposiamo e, grazie a Monica che è amica della conduttrice, carichiamo gli zaini sulla teleferica e così la discesa a La Riposa è una vera pacchia.
Arriviamo in breve al parcheggio dove troviamo Adriana e i genitori di Monica che, con Livio e Gianfranco, sono venuti a prenderci.
Brindiamo all’impresa e torniamo nel traffico e nella confusione della città.
Nota : stranamente non ho trovato alcuna foto in vetta al Rocciamelone. Penso che tutti fossero troppo stanchi per pensare di farla. Ne fu poi scattata una ricordo alla Riposa.