Tour del Monte Bianco (CCW) Tappa 1: Entreves – Champex

Tour del Monte Bianco (CCW) Tappa 1: Entreves – Champex
La gita
snowlover62
5 12/09/2014
Equipaggiamento
MTB

TOUR DEL MONTE BIANCO IN SENSO ORARIO partendo da Orsieres (CH).
Partenza “originale” dovuta alla provenienza da Monaco di Baviera di Daniel. Per accelerare i tempi e guadagnare tempo (maledetto poco tempo!) cominciamo … con il bus. Prendiamo un comodo bus che ci porta fino a FERRET 1700 dopo di che comincia la vera pedalata. Raggiungere il Col du Grand Ferret è… poco più che un gioco da ragazzi. Il tempo è splendido, il percorso interamente pedalabile La Peule 2107 e, a tratti, successivamente. Le grange ora offrono servizio di alberghetto. Veloce discesa sul Rifugio ELENA 2066 e… siamo di nuovo in Italia. Ne approfittiamo per un ottimo panino ed una birra a prezzi onesti. Cerchiamo di by-passare Courmayeur transitando a fianco alla costruenda nuova super-iper-tecnologica & faraonica funivia ma non so se ciò possa essere considerato un affare. Transitava un tempo, ancor prima che i mulini diventassero bianchi, una strada. Alcuni secoli fa è stata seriamente danneggiata e la Vallèe non ha ritenuto prioritario fosse il caso di ripristinarla per cui è forse meglio allungare di un km e di qualche diecina di metri il dislivello e scendere verso Courmayeur per entrare in Val Veny. Superiamo la Visaille, c’è ancora tanta gente, tante auto, il tempo si annuvola. Tranquillamente tutto pedabile fino all’Elisabetta ed oltre. Solo alla Casermetta (ristrutturata qualche anno fa che ospita ora un museo ma che noi abbiamo trovato chiuso) si rende inevitabile spingere. No portage, only possage. Dal col de la Seigne 2510 tutto ciclabile, veloce e facile e tappone notturno all’Auberge de la _Nouva à Les Chapieux in ottima stanzetta da tre prenotata da tempo. Ottima cena (per essere in France, of course!) Saliti 2105 metri di dislivello per una 50ina di km.
Partenza sabato 13 ore otto dopo una abbondante colazione. L’ombra e poche lineette sopra lo zero ci accompagnano sulle tranquille pendenze nei 4-5 km fino al Cormet de Roselend dove il solito venditore di senduic & cibi decisamente poco salutari è già all’opera con il suo rumoroso generatore. Discesa per pochi km fino al bivio per il LAc de la Gitte (o Gittaz, secondo qualche carta). Changement d’habillement, lo strappo sullo sterro è violento ma dura poco. Giungiamo ad un colle da cui si intravvede la discesa, la salita costellata di mille tornanti ed una strada che si dirige verso (presumiamo) il col de la GITTE. Tale strada non è segnata su nessuna carta ad oggi, sono presenti confusi segni anche sulle 25mila francesi ma…. esiste ed i “panneaux indicatori” sono anche piuttosto chiari a riguardo. Quello che invece è il col de la gitte (almeno dove siamo passati noi) NON è stato reputato degno di un cartello o una indicazione. Comunque veloce discesa, abbastanza tecnica fino a “ritrovare” l’asfalto con cui superare il Col de Joly, luogo pieno di impianti da sci. Discesa sulla veloce sterratona e poi, seguendo le indicazioni per Nant Borrant, sentiero tecnico difficile OCA ma ciclabile. Piombiamo quasi letteralmente sul Rifugio NANT BORRANT pieno di commensali gozzoviglianti e schiamazzanti GAMINS che lasciamo subito per fare due foto allo stupendo lascito dei ns progenitori, il Pont Romain, che dista un minuto di bici a valle del succitato Refuge. E poi, giù, sulle divertentissime “dalles” fino a Notre Dame de la Gorge.
Scendiamo giù, una crepe, anzi une galette magari complete à Les contamines ed attacco al Col de VOZA, ultima faticaccia della giornata. Decidiamo che l’attacco avverrà da LA VILLETTE e Le Champel ma compiamo un piccolo errore nella parte alta che ci porta via mezz’ora. Conviene seguire le indicazioni per il Col de VOZA, una volta a Le Champel.
Arrivati al Colle e pestati i binari che menano il trenino al famoso NID d’AIGLE, si salgono ancora pochi metri e poi giù a rotta di collo fino a LES HOUCHE. Abbiamo trovato una pista da MTB, in alcuni punti …. paludosa. Superato, per il rotto della cuffia, l’annegamento arriviamo a Les HOUCHE e troviamo un ottimo ciclista per un piccolo problema meccanico di Frank. Pernottiamo in un albergo a due stelle e ceniamo ottimamente in un ristorantino lì vicino. Oggi 2265 metri di dislivello ed una 60ina di km.
Partenza nelle brume della Valle dell’ARVE e transito, per niente veloce, nel centro di Chamonix. Saliamo quickly e dopo Argentière 1242 teniamo la destra per Montroc e la Tour 1452 gli instacabili Frank & Daniel decidono di farmi compagnia in funivia negli impianti di Charamillon che ci portano fino al Colle de la BALME. Ultimo spettacolare sguardo alla Verte ed ai Drus e ci buttiamo giù verso La Peuty, trampolino di lancio per il Col de la FORCLAZ, posto duecento metri sopra. Da lì per asfalto giù per MARTIGNY sul trafficato stradone che lasciamo per Le Fays / Le Brocard . Da lì tutto su asfalto per altri 12 km passando da Sallanches mentre Frank, ancora troppo poco stanco, sale ancora al Lago di Champex. Noi, Dan & moi, più tranquilli oggi abbiamo salito solo 1070 metri per un 54 km.

Infiniti ringraziamenti a Franco e Daniele che, evidentemente più in forma di me, mi hanno sempre aspettato, io e la mia quasi nuova 27,5 pollici che nei rapporti più corti e agili, risulta comunque meno scattante delle “classiche” 26. Difetto che si ribalta nei (rari) tratti tecnici dove offre una stabilità maggiore che unita ad ammor da 140 mm, rende divertente e quasi banale ogni OCA. E, a dispetto delle valutazioni che ho letto spesso in giro, di OCA se ne incontra non poco! A vs rischio e pericolo un giro su www.flickr.com/photos/snowlover62/sets dove potete trovare ottime alternative alla valeriana. Metterò a breve la ns traccia GPS. Questa è la mia “prima volta” in senso orario dopo già cinque tour in senso anti-orario. Il senso orario è – a mio giudizio – più pedalabile ma sicuramente più lungo (la deviazione Cormet de Roselend – GItte non è proprio uno scherzo!). D’altro canto la salita a Bovine da CHAMPEX è un’altra faticaccia che trova sostenitori solo nei reparti psichiatrici di malati terminali. A vous la choix…

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