Tosa (Cima) Canalone della Tosa o Canalone Neri

Tosa (Cima) Canalone della Tosa o Canalone Neri
La gita
ste_6962
4 23/06/1995

Dopo molto tempo che desideravo scoprire il Gruppo delle Dolomiti di Brenta…ecco l’occasione che aspettavo ! Avevo letto, visto foto su guide e riviste della Cima Tosa, l’obiettivo della nostra tre giorni in Brenta ! Ma non la via normale, bensì il grande e spettacolare “Canalone della Tosa” una sorta di Canale di Lourousa, che noi genovesi conosciamo bene, trapiantato nelle Dolomiti di Brenta ! Siamo saliti il 22 giugno da Vallesinella al Rifugio Brentei con un cielo sereno e ottima visibilità, un leggero vento (mai fastidioso) e due orette di tranquilla camminata per raggiungere questo grande e confortevole rifugio (che fortunatamente non è diventato un’alberghetto d’alta quota ma ha mantenuto il suo carattere di rifugio (arredi e attrezzature in legno…quasi sembrava di essere agli inizi del Novecento !). Poca gente complessivamente al rifugio, ottima l’accoglienza, il trattamento, la cena e la sistemazione ! Il giorno seguente, partenza per le 4 dal Brentei con un cielo stellato, siamo saliti verso l’inizio del canale senza problemi, il sentiero prima e le tracce nella pietraia erano ben individuabili anche al buio. Qui ci siamo legati in cordata, io da primo e poi Stefano e Paolo. La salita del canalone è subito divertente, su pendii di 45° su neve davvero ottima (compatta e molto dura), il primo crepaccio era ancora coperto e lo si superava bene, poi il ripido rigonfiamento del “Ginocchio” con qualche affioramento di ghiaccio che siamo riusciti parzialmente ad evitare salendo sulla sinistra, restando più vicino alle rocce, poi nuovamente neve dura che non ha creato problemi. Qualche breve tratto ha sfiorato i 60° di pendenza, peccato che nella seconda parte del canalone il tempo sia cambiato (si era alzata la nebbia e verso l’uscita si è pure messo a nevicare). Per noi è stata lunga, qualche breve pausa per riprendere fiato, ma non ci siamo mai scoraggiati…nonostante il peggioramento del tempo. Abbiamo impiegato circa 7 ore dal rifugio alla vetta della Tosa. Mi ero reso conto di essere arrivato in cima solamente quando mi sono trovato davanti la Madonna ! (non era un’allucinazione ma la statua della cima !). Quasi sempre cielo nebbioso, nuvoloso e con pochissimi squarci…peccato perchè immaginando che panorama avrei potuto osservare dalla cima di questa grande montagna…ma pazienza, per oggi va bene così ! Una breve sosta in cima e poi discesa lungo la via normale del versante SE verso il Rifugio Pedrotti. Fortunatamente c’è stata qualche schiarita che ci ha permesso di individuare la traccia da seguire (ometti provvidenziali in casi come questo !!). Arrivati al terrazzo, verificata la tenuta degli ancoraggi in loco, ci siamo calati in doppia per 25 metri. Dopo una breve sosta per slegarci, riprendere fiato e mangiare un boccone siamo ripartiti e scesi ai Rifugi Pedrotti e Tosa…dove siamo arrivati cotti a puntino ma anche molto soddisfatti della salita fatta ! Unico rammarico il panorama mancato dalla cima ! Dopo una dormita che ci stava alla grande, siamo scesi lungo la Val Brenta e al Rifugio Brentei sotto una leggera nevicata (sapevamo che il terzo giorno era a rischio di peggioramento). Poi dal Brentei a Vallesinella il tempo è migliorato e qualche piccolo spiraglio di sole.

Tre giorni sicuramente da ricordare questi vissuti nel Brenta, salita la cima più alta e per il Canalone della Tosa, che fino all’ultimo metro non ti fa sconti. Ambiente grandioso e salita di grande soddisfazione (almeno per alpinisti della domenica come noi !!). Peccato solo per il peggioramento che ci ha colti prima di arrivare in cima e negato il panorama, ma complessivamente direi che possiamo ritenerci ugualmente molto soddisfatti ! Tre giornate piene, intense che ci hanno dato una grande carica di gioia ed entusiasmo ! In ottima compagnia di Paolo P. e Stefano O. del CAI Ule Genova.

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