Torrione (il) da Finero, anello

Torrione (il) da Finero, anello
La gita
larix66
4 23/07/2023
Accesso stradale
Appena passato l'abitato di Finero, svoltando a destra in via Martiri 23 giugno 1944, si raggiunge un parcheggio a un centinaio di metri dal sentiero per Provola.

Itinerario percorso come da descrizione, andata dal Passo dei Crosit e ritorno dalla Bocchetta di Terza. A Provola, raggiunto il bivio per Daila/Alpe Mut, sul palo ospitante i cartelli manca attualmente quello che indica la nostra meta; il sentiero si trova comunque facilmente salendo a destra dopo essere passati tra due rustici dipinti di rosa. I sentieri sono in buone condizioni fino al Bivacco e oltre, fino al Passo dei Crosit che si raggiunge dopo aver percorso dei tratti esposti protetti da catene. Il Passo ci accoglie con una fitta nebbia, tanto da farmi dubitare sull’opportunità di proseguire. Tutta la mattina comunque ha visto l’alternarsi di nuvole e schiarite, per cui appena la visibilità migliora decidiamo di continuare. Dopo il Passo, sul versante Valgrande, il sentiero è invaso dalla vegetazione e si rintraccia solamente grazie ai segni di vernice, non recenti ma ancora visibili. Trattandosi del leggendario Sentiero Bove, sarebbe auspicabile una migliore manutenzione; va detto comunque che un eventuale intervento manutentivo comporterebbe difficoltà logistiche non indifferenti. Arriviamo quindi all’imbocco del canalone, leggermente umido ma non al punto da diventare problematico. Salgo abbastanza agevolmente ma senza troppo entusiasmo, evidentemente per me non è la giornata ideale per affrontare la roccia. Superiamo anche i rimanenti tratti attrezzati e arriviamo finalmente in vista dell’antecima, dove si nota una piccola croce in ferro. Le nuvole nascondono il resto della cresta sommitale per cui ci mettiamo un po’ più del necessario a identificare la vetta, raggiunta infine dopo una leggera deviazione a sinistra lungo la cresta. Al momento di scendere la memoria mi tradisce, convincendomi che per riprendere il sentiero verso la Bocchetta di Terza occorra ripercorrere tutta la cresta fino a sotto l’antecima con la croce; il punto dove scendere invece è effettivamente quello che a suo tempo avevo indicato nella descrizione dell’itinerario, identificabile sul posto tramite un piccolo ometto e i successivi segnavia. Tornati quindi sotto l’antecima ci tocca un breve traverso, su prato comunque non eccessivamente ripido, fino a ritrovare il sentiero che, seminascosto dall’erba, ci conduce alla Bocchetta di Terza. Da qui in poi il sentiero torna ad essere ben visibile e dopo la decisa discesa verso Val Viccio affrontiamo l’interminabile tratto in falsopiano all’ombra della faggeta che ci riporta a Provola. La traccia pubblicata nell’itinerario (che comunque non è mia nonostante risulta a mio nome) prevede il ritorno, dopo l’Alpe Prebusa, lungo la riva sinistra del Fiume con arrivo a Finero; noi invece siamo rimasti lungo la riva destra passando da Provola. Ritengo che questa opzione sia da preferire in quanto leggermente più sbrigativa, nonostante la breve risalita finale verso Finero.

Sopralluogo in previsione della gita CAI in collaborazione con la sezione di Parabiago, in programma a settembre, con 7 partecipanti tra cui il gulliveriano Dani 65 Nord. Gita lunga ma gradevole per la compagnia e l’ambiente selvaggio, solo parzialmente disturbata dal meteo capriccioso (meglio comunque del caldo eccessivo dei giorni scorsi).

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