Torché (Becca) dal Vallone di San Grato

Uno spettacolare finale di stagione (estiva), con una giornata che tutto poteva sembrare tranne che il 2 novembre. La partenza rispettando il divieto di transito prevede circa 200 m di dislivello aggiuntivi, ma il sentiero per San Grato è molto diretto (anche troppo). Raggiunte le bellissime baite si apre un vallone fiabesco, uno dei luoghi più incantevoli della valle d’Aosta. Vale la pena anche solo arrivare qui. Ma per me oggi la gita è ancora piuttosto lunga; dopo la risalita del dolce vallone, fino ai 2020 m del pianoro di Munes, dove si deve subito piegare a destra per seguire il sentiero 1C (subito non molto visibile) che si infila nel canalino erboso alle spalle di un alpeggio. Da qui in avanti saranno 1000 m di salita continua e sostenuta, il vantaggio è che si guadagna rapidamente dislivello. Uscito dal canale, un breve tratto di trasferimento porta all’Alpe Vlou Superiore, che sorge in un luogo impensabile (l’alpeggio è aperto e utilizzabile per emergenze, all’interno c’è ancora il tavolo imbandito!!). La salita quindi riprende sostenuta, addentrandosi nel vallone verso la cima, sempre ben visibile. La scarsa frequentazione del sentiero lo rende talvolta poco visibile, ma le frecce di vernice sono abbastanza frequenti. A 2800 m si esce in cresta, facile ma con un primo tratto leggermente più aereo e roccioso, poi camminabile molto comodamente sino alle roccette finali, anch’esse senza difficoltà. Tanto per rendere l’idea delle temperature, salito in cima con la maglietta! Gran panorama su tutte le montagne della valle d’Aosta a perdita d’occhio. La salita senz’altro è faticosa ma ne vale la pena. Quando mi avviavo in discesa sono arrivate in cima due ragazze (runner) a gran velocità, complimenti! Discesa dal percorso di salita, piuttosto piacevole perchè nonostante la pendenza il fondo del sentiero è morbido. Da Munes fino a San Grato invece il sentiero è bellissimo e riposante, sempre in lieve discesa.