Chi mi conosce sa che sono abbastanza di bocca buona e che il classico e l’avventura mi piacciono. Onestamente però non so a chi mi sentirei di consigliare di andare a ripeterla, senza temere di avere sulla coscienza qualcuno…
Torre splendida, linea elegante, ambiente magnifico, ma… via obiettivamente pericolosa, secondo me.
Roccia veramente troppo marcia, quasi ovunque… mi è rimasto in mano un blocco di 10 kg anche all’ottavo tiro (6a)…
Avvicinamento lungo, via a dir poco psicologica, non si molla mai l’attenzione un attimo, neanche la discesa è da mani in saccoccia, fino al laghetto…
Fatta in giornata poi è già un bel trip, ma quella è specialità della casa 😀
Da Pian delle Gorre in 2 ore alla base del conoide… poi diventa sempre peggio, fino all’attacco, ben decritto in relazione. Ho trovato una picca gialla Charlet nel canale, poco prima dell’attacco, l’ho lasciata lì a indicare il punto dove parte la via (lo zaino era già abbastanza pesante così…).
Abbiamo salito la via in 5 ore, poi incontrato l’amico Stefano in vetta al Marguareis e giù per il sentiero attrezzato Sardella, lungo i Torinesi.
Discesa eterna fino all’auto, oggi poi caldo pazzesco anche in quota, arsura garantita.
Il Pol è un treno, ma oggi sono riuscito a stancare anche lui 😀
Concordiamo, la via è pericolosa, roccia troppo marcia. Non serve dire che se (quasi impossibile) ci fosse qualcuno davanti sulla via sarebbe un suicidio attaccare.
Foto e report:
dani-climb2.blogspot.com/2019/07/punta-tino-prato-m-2595-aste-biancardi.html