Thabor (Monte) dalla Valle Stretta

Seconda volta sul Monte Thabor in un mese: il Confratello Andrea l’Occitano non lo aveva mai salito con gli sci e, date le condizioni favorevoli meteo e neve previste, mi chiede di unirmi a lui. Partiamo con una certa calma alle otto passate sci in spalla, e ci tocca fare portage sino al Pian della Fonderia. Da qui si sale sci ai piedi abbastanza agevolmente, si supera Maison des Chamois e si raggiunge il Prat du Plan, percorribile sci ai piedi sino oltre al Ponte delle Pianche. I pendii che costeggiano i Petit ed i Gran Serru, da dove si sale abitualmente, dopo il fiume sono piuttosto poveri di neve sulla parte inferiore che si diparte dal Prat du Plan, tuttavia una lingua di neve provvidenziale ci consente di salire agevolmente senza togliere gli sci. Poi neve continua ed ottima traccia sino alla cima del Monte Thabor. Approfittiamo della splendida giornata per goderci un pò di sole in vetta e contemplare lo splendido affaccio che questo monte offre sugli Ecrins, poi cambiamo assetto e ci accingiamo alla discesa. Scegliamo di scendere sul Lago Bianco, e troviamo splendida neve primaverile trasformata dalla cima sino al Prat du Plan: da qui fino ai pendii soprastanti Maison de Chamois tocca come sempre spingere un pò, poi un breve tratto senza neve ed infine sciata di sopravvivenza su neve ormai marcia e sfondosa sino al Pian della Fonderia, e poi da qui sci in spalla sino alla macchina.

Oggi sciata davvero splendida su neve trasformata per 800 m di dislivello abbondanti, non si poteva davvero chiedere di più