Thabor (Monte) dalla Valle Stretta

Thabor (Monte) dalla Valle Stretta
La gita
gondolin
3 04/04/2021
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Crosta da rigelo portante
Neve (parte inferiore gita)
Primaverile/trasformata
Quota neve m
1500
Equipaggiamento
Scialpinistica

Siamo partiti sci ai piedi con neve abbastanza continua intorno a quota 1.600 m, in mezzo alla nebbia, confidando nell’esattezza delle previsioni meteo che davano cielo terso e sole dalle 10 in avanti. Dopo aver superato la bergeria la neve manca totalmente, e bisogna caricarsi gli sci in spalla. Non ci perdiamo d’animo e proseguiamo nonostante la nebbia non si diradi: dopo i rifugi scegliamo di percorrere la strada sterrata che costeggia il fondo valle sul versante nord-est, nella speranza che la neve fosse continua, ma purtroppo non è così e ci toccano numerosi e noiosi “buta e gava” sino quasi al Pian della Fonderia. Superiamo anche la Maison de Chamois, che intravvediamo nella nebbia, e continuiamo a salire: poco dopo aver superato quota 2.050 m. la luce comincia a filtrare nella nebbia e nel giro di mezz’ora il cielo si apre, concedendo alla nostra vista Petit e Grand Serù, Grand Adret ed in lontananza la Chapelle du Thabor. Proseguiamo in solitudine sino al Col des Meandes, dove incrociamo un gruppo di sci-alpinisti francesi. Una volta arrivati in vetta ne approfittiamo per sederci sui gradini della Chapelle e sgranocchiare qualcosa, unici italiani in mezzo a molti sci-alpinisti francesi.
Dopo un pò di riposo ed il cambio di assetto, decidiamo di scendere dall’itinerario di salita, confidando in un maggior irraggiamento del manto nevoso per l’esposizione ad est di buona parte della discesa: fino a quota 2.900 circa la neve è piuttosto dura ed irregolare, in quanto il sole non ha ancora avuto la meglio sulle basse temperature, il vento ed il forte rigelo notturno. Poi le condizioni del manto nevoso cominciano a migliorare, e la sciata diventa abbastanza piacevole. Dal Col Des Meandes sino ai pianori sopra a Maison Des Chamois troviamo firn splendido, che ci regala una delle migliori sciate della stagione. Dopo il lungo traverso verso sud sopra Maison Des Chamois ci teniamo vicini al bosco e scendiamo su neve pesante e poco sciabile sino al Piano della Fonderia: da qui dopo alcuni “gava e buta” decidiamo di caricarci gli sci in spalla, e ritornare a valle.

Oggi gita di grande soddisfazione in compagnia del Confratello Andrea il Valdostrano: nonostante la neve in basso non sia continua, e le condizioni della neve siano più da inizio maggio che da inizio aprile, abbiamo comunque fatto una gran bella sciata per oltre 700 m. di dislivello in ambiente splendido e beata solitudine

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