Fino a quota 2700-2800 facile escursione su ottimi sentieri, davvero molto bello il vallone e l’intero ambiente, notevole la varietà di fiori ed erbe di tutti i colori. Poi dai laghetti che stanno alla base del ghiacciaio presente neve discontinua che alterna tratti più o meno portanti a tratti di vera marmellata in cui si sprofonda fino all’inguine. I tratti di morena scoperti sono talmente inzuppati d’acqua che sfondano come le sabbie mobili, un disastro. Sulla dorsale che porta alla cima sono scoperte alcune rocce. Il socio coi ramponi e io senza ma nessuna differenza sostanziale in queste condizioni di neve molle. Arrivati in cima si è messo a piovere con qualche fiocco di neve e qualche cubetto di ghiaccio, quindi veloce dietro front con panorama parzialmente compromesso. Erano anni che tenevo d’occhio questa cima ma oggi è stata poco generosa e abbastanza severa. Seguito parzialmente alcune tracce esistenti anche di ciaspole. Molta gente in giro per il vallone, anche in MTB, solo noi due in cima. Il dislivello indicato è teorico, aggiungere alcune decine di metri per i saliscendi. In queste condizioni per la salita abbiamo impiegato oltre 5 ore. Per fare un’escursione tranquilla senza preoccupazioni conviene aspettare qualche settimana oppure il rigelo notturno altrimenti mettere in conto una salita molto faticosa nella parte finale.