Tersiva (Punta) Couloir de la Grande Raye

Tersiva (Punta) Couloir de la Grande Raye
La gita
the-fra
5 16/02/2019
Accesso stradale
Ok fino a sbarra carrozzabile dondena
Osservazioni
Visto valanghe a pera esistenti
Neve (parte superiore gita)
Farinosa ventata
Neve (parte inferiore gita)
Crosta da rigelo portante
Quota neve m
1700

Partiti Venerdì sera con la luna che illuminava il percorso, abbiamo raggiunto il locale invernale del rifugio Miserin (stufa, due posti letto, tavolo e panche), alle 4.30 di mattina dopo 3 ore di sonno partiamo, attraversiamo i pianori del miserin fino al traliccio dell’alta tensione, abbandoniamo il materiale da bivacco e iniziamo a salire verso il col de Fénis.
Al colle affrontiamo la discesa in clavalitè ancora al buio illuminati dalle frontali, la neve di qua è bellissima, la comba tersiva fa un effetto “anfiteatro” che protegge la neve dal vento incessante di questo ultimo periodo…
A base conoide iniziamo a tracciare, incerti su cosa ci aspetta, non abbiamo informazioni di nessun tipo a parte io e Luca che a fine dicembre eravamo ‘andati a vedere’, il conoide è eterno, l’accesso al canale sembra sempre li ma non arriva mai!!!
Le prime luci del mattino illuminano la Tersiva di rosso fuoco, emozionante… Arriviamo a base canale alle 8.30, superiamo velocemente la prima strettoia, dall’alto iniziano a precipitare piccolissimi proiettili di roccia e ghiaccio, meglio togliersi velocemente! Inizialmente volevamo superare la seconda strettoia subito a sinistra del grande masso, ci proviamo ma iniziamo a sfondare.. e da sopra cola di tutto, allora Flavio propone un traverso a sinistra, ha visto una bella cengia nevosa dove probabilmente si esce, infatti è così! Passiamo questo breve tratto chiave con molta aria sotto le chiappe e siamo fuori, il canalone della grande raye si presenta in tutta la sua bellezza, è gigantesco, la neve è inaspettatamente farinosa, sembra pazzesco che si sia conservata così bene qua. Il canale scalda moltissimo, non prende un filo di vento, saliamo in maniche corte.

Dopo aver risalito il canalone pieghiamo a destra su questo lenzuolone sospeso che ci porta letteralmente a due passi dalla vetta, spettacolo!

Discesa memorabile su neve praticamente perfetta, polverosa e pressata, ottime condizioni di sicurezza.
Lo spostamento non è da sottovalutare oltre alle varie risalite, il dislivello complessivo ne tiene conto.

con Fleiv, Stedagno, Boris, grandi compagni di questa avventura partorita un giorno per caso guardando le montagne dalla pianura!

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