Terra Nera (Monte) da Rhuilles, anello per i monti Giaissez, Dorlier, Dormillouse e Vallone Clausis

Terra Nera (Monte) da Rhuilles, anello per i monti Giaissez, Dorlier, Dormillouse e Vallone Clausis
La gita
ivangraticoli
5 24/09/2023
Accesso stradale
Nessun problema fino a Thures: ad oggi la poderale è percorribile fino all'ingresso di Rhuilles, poi chiusa per le alluvioni degli ultimi tempi. Per il parcheggio bisogna un po' arrangiarsi lato strada.

Fatta l’intera traversata compresa di Gran Barà e monte Clausis sulla via del ritorno. Da Rhuilles semplice salita fino alla croce del Giassez sulla vecchia strada militare che nella parte più alta diventa sentiero. Nel bosco ci sono vari tagli non segnati, consiglio di tenere sempre d’occhio la direzione della strada perché qualcuno porta fuori pista. Visto dal Giassez e all’ombra del mattino, il traverso sotto la Dorlier pare cupo e respingente, in realtà avvicinandosi lo si scopre molto più comodo di quanto possa sembrare; la traccia è sempre evidente se non nell’unico punto precisato anche nella descrizione. Ho trovato un po’ di scivolosa umidità gelata che nei punti più esposti ha richiesto un attimo di attenzione. Tra qualche ometto e cenge si arriva in un punto dove la traccia svanisce, bisogna risalire brevemente su sfasciumi e brecciolino ritrovando un ometto su una grossa pietra, si risale ancora un poco e si ritrova una buona traccia che prosegue il traverso, il tutto è in realtà piuttosto intuitivo, più facile a farlo che a dirlo. Sbucati sulla cresta prativa in un attimo si è in punta. Dalla Dorlier il resto del percorso fino al Viradantour è evidente e su comoda traccia di cresta, soltanto le salite al bivacco Corradini e alla Dormillouse passano brevemente su pietraie ma sempre su traccia orientata da ometti. Ancora traccia di cresta per la quota 2945 alla Dormillouse (ometti in punta) e di seguito al Viradantour. Per il Terra Nera, all’altezza dei roccioni che ne interrompono la cresta, ho provato a passarli verso est (sx salendo) ma in effetti non ne vale la pena, tutta ripida pietraia poco stabile, fatica inutile, sono tornato sui miei passi e per non abbassarmi troppo sul versante francese ho traversato la parte bassa delle rocce fino a sbucare sulla comoda dorsale per la vetta.
Per la discesa: primo tratto verso nord su traccia evidente – ho anche trovato un paio di vecchi segni b/r, poi si può decidere sulla via; ci sono grossi ometti ben visibili su cresta controcielo versante Thuras, è l’itinerario che porta diretto verso la cresta del Gran Barà, oppure altri ometti indirizzano a scendere nella pietraia stando più a sinistra e dirigono poi al centro del vallone sospeso dove si trova la traccia per il colle Clausis; io, lasciando perdere gli ometti, sono sceso liberamente a metà tra i due itinerari trovando la pietraia comunque piuttosto stabile per poi tagliare verso i bassi rilievi prativi del Gran Barà, ne ho raggiunto la facile punta e sono sceso per prati al colle Clausis: nuova, ultima, breve ma ripida salita alla china erbosa del monte Clausis poi ritorno al colle e discesa su sentiero verso la poderale alla base della valle di Thuras. Fare attenzione a questa discesa: fino circa a quota 2270m la traccia è evidentissima poi si trovano un paio di ometti – il primo proprio al centro del sentiero – che indicano di deviare a destra su traccia ancora evidente ma che dopo pochi metri si perde nel nulla. Qui bisogna proseguire verso nord districandosi tra tracce poco chiare nel bosco dirigendosi verso lo scrosciare di un torrente; dopo averlo attraversato si sbuca su pascoli aperti, attraversato il pascolo verso valle, al limitare del bosco si ritrova di nuovo la traccia chiara che porta alle grange inferiori di Thuras da dove per poderale si rientra a Rhuilles.

Gran bella sgambata che permette di toccare 7 cime “ufficiali” più la quota 2945 alla Dormillouse (ufficiosa cima principale?).
In totale l’itinerario ha uno sviluppo di circa 23km per circa 1700 d+ a secondo dei tagli o meno che si decida di prendere ma in caso di necessità/problemi sia dal Giassez che dalla Dorlier che dalla Dormillouse c’è la possibilità di ripiegare verso Chabaud e rientrare a Rhuilles. Il traverso sotto la Dorlier richiede una valutazione in base alle condizioni, sia per l’esposizione verso valle che verso monte. Le tracce sono in gran parte visibili ma sempre poco segnate, soprattutto la discesa dal Terra Nera verso il vallone sospeso richiede buona visibilità.
Nonostante la domenica di meteo pressoché perfetta nessun incontro per l’intero itinerario.
Cime che chiudono a oriente la valle di Thuras tutte pulite da Roc del Boucher a Punta Marin, solo la Ramiere presenta un po’ di neve che probabilmente a breve sparirà.

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