Avvicinamento: si parcheggia in uno spiazzo corrispondenza del tornante numero 1 (non il primo. Cartello 1 sulla destra della strada) da cui parte un sentiero che traversa a mezza costa fino ad arrivare sotto l’evidente parete ove si sale su pietraia e ghiaione fino ad una “M” scritta sula parete che segna l’inizio dell’attacco.
Attrezzatura: via ottimamente attrezzata con spit . A nostro avviso non sono necessari friends e nut
Salita, alcuni commenti:
L3: 6C, tiro molto bello. Tecnico e continuo.
L4: dalla sosta, dopo una decina di metri si incontra un altra sosta sulla destra. Consigliamo di fermarsi a questa e poi fare il tiro in traverso sulla cengia in quanto dalla S3, non si arriva alla S4 con le corde da 60 metri. La sosta alla fine del traverso si trova risalendo un diedro (spit visibile)
L9: 6C, passo duro iniziale dopo la cengia poi pià semplice
L10: abbiamo proseguito seguendo la fila di spit immediatamente sopra la sosta per placca lavorata molto bella fino a reperire una sosta su un pilastrino staccato (probabile sosta fuori via)
Da questa sosta abbiamo traversato verso destra per facili rocce reperendo uno spit, poi per sfasciumi si esce su praticello (tiro molto lungo, converrebbe spezzarlo in due) a destra dal quale, seguendo ometti si scende sul versante opposto
Via molto bella su roccia ottima. Ambiente sublime. In compagnia di Stefania