Telcio (Punta) da Staffal, anello

Telcio (Punta) da Staffal, anello
La gita
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5 07/11/2015
Accesso stradale
arrivati in auto fino all'Alpe Moos, sterrata in condizioni accettabili

Per questo weekend, avendo una sola giornata a disposizione l’idea era quella di tornare in Valle d’Aosta e nella Valle di Gressoney, dove erano anni che non mettevo più piede e scoprire una zona e delle cime viste solamente di passaggio anni fa quando ero salito al Rifugio Mantova. Volevamo anche salire senza pestare troppa neve, e abbiamo volutamente evitato itinerari che avrebbero richiesto l’utilizzo delle ciaspole, quindi tenendo a mente il consiglio di Andrea81 (che era salito su questa cima la settimana scorsa) alla fine la scelta è caduta sul Telcio. Noi ci siamo portati in auto fino agli alpeggi dell’Alpe Moos, su sterrata praticabile da auto normali ma con una certa attenzione. Per la salita abbiamo preferito il sentiero con segnavia 7B, che sale subito in maniera decisa e con tratti ripidi ma ben soleggiati già di primo mattino. Il sentiero è sempre ben tracciato e ottimamente segnato, si saliva decisamente bene, anche se faceva piuttosto caldo, sicuramente una temperatura troppo elevata e anomala per la stagione in corso (basti pensare che siamo saliti con la maglietta a maniche corte, e i prati erano in parte fioriti…!!). Saliti all’Alpe Gaveno, dopo una breve pausa per guardarci intorno e per ammirare il panorama ci siamo rimessi in cammino, incrociando il sentiero 7A e 6A che sale dalla conca del Rifugio Gabiet. Solo a quota 2650 m abbiamo trovato la prima neve, ma poca e si saliva su traccia esistente, superando le conche dei laghi Verde e Blu. Poi, essendoci tenuti troppo alti rispetto al tracciato del sentiero, siamo saliti direttamente per pendii erbosi, neve e roccette elementari alla quota 2832 m, dove ci siamo resi conto dell’errore, ma a quel punto, consultando la cartina e osservando il crestone detritico, abbiamo scelto di puntare al punto più elevato della costiera del Telcio, la quota 2912 m o Punta Telcio Est, che abbiamo raggiunto in breve lungo il facile crestone sommitale. Noi siamo saliti in circa 4 ore, ma camminando con calma e senza correre. Visibilità ottimale e panorama da favola, notevole davvero il colpo d’occhio su Castore, Lyskamm, Piramide Vincent e Giordani! Ci siamo trattenuti 1 ora buona in cima, per la pausa pranzo, goderci il panorama e per i servizi fotografici. Poi siamo scesi per il sentiero 7A-6A passando dal Rifugio del Gabiet e scendendo quindi dal vallone omonimo, compiendo così un anello davvero piacevole ed interessante! Attualmente le condizioni per fare salite in zona sono buone, per salire l’Alta Luce, il Corno Rosso e del Camoscio hanno poca neve, ma dai 2600 metri in su è bene avere al seguito piccozza e ramponi. Le ciaspole (salvo eventuali nevicate in questi giorni) non servono, ed è peso inutile nello zaino. Gita sicuramente consigliabile, sia per il piacevole percorso, che per il contesto ambientale e il panorama. Gita da 5 stelle al momento attuale, ripagati ampiamente della scelta fatta!

Gita fatta in giornata da Genova, davvero una bella gita e una bella giornata vissute e condivise con Enrico M., Chiara e Anna Maria, tutti del CAI Ligure Genova. Oggi in trasferta nel Gruppo del Rosa! E ne è valsa decisamente la pena. Pochissima gente in giro oggi, solo tre escursionisti valdostani e un altro escursionista svizzero da solo, a contemplare e fotografare le meraviglie paesaggistiche del Monte Rosa.

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