- Accesso stradale
- Strada ancora aperta e senza alcun problema
Partito dal parcheggio del rifugio, non ci sono indicazioni, strano vista la quantità di paline presenti altrove. Non si può comunque sbagliare, si sale su una larga traccia che arriva ad una malga prosegue sempre ampia e con varie scorciatoie fino alla valletta sotto il col Leynir dove si attraversa un lago effimero. La traccia ufficiale va a destra come da relazione. C’è la possibilità di tenersi sulla sinistra seguendo il corso del canalone imbuto che scende dal , una o l’altra sono entrambe faticose. Avendo percorso quella di destra a salire e l’altra a scendere, personalmente trovo meno peggio quella di destra. Dal colle ho seguito la traccia che si abbassa leggermente andando verso sinistra fino a che il detrito lascia il posto a bancate di roccia inclinate. Qui non ho visto l’attacco della cengia e ho girato a destra finendo poi sotto un castello di roccia che si sale con due passi di semplice arrampicata un po’ esposta. Credevo di essere in cima ed invece avevo davanti tutto il piano inclinato che porta alla cima, quindi altri 20 minuti. Qui si trova un po di neve fresca spalmata qua e là. In cima grande panorama favorito dalla giornata splendida. Al ritorno ho seguito le indicazioni e ho percorso in discesa la cengia (vedi le 2 foto)
un saluto ad un signore trovato in vetta con cui ho passato una piacevole mezzora a parlare di gite e che mi ha indirizzato nella giusta direzione per scendere