Da segnalare in questo periodo la partenza da Montespluga, dunque calcolare 200m. in più di dislivello. Tratto di strada fino al passo super battuto ciaspole non servono. Gli attrezzi del mestiere si calzano però appena si prende la traccia che abbandona la strada, continuando su neve ben portante e a tratti un po’ ghiacciata. Man mano che si sale la qualità migliora, ma non più di tanto, comunque si sale bene anche rimanendo fuori traccia. Traverso sotto il P.zo Tamborello in buone condizioni e portante, poi saliamo ancora senza problemi arrivando alla cima del Pan di Zucchero 3060m. dove ci fermiamo come tanti altri visto l’orario (partendo prima si sarebbe potuto anche fare). Al ritorno breve salita anche sul P.zo Tamborello (Lattenhorn) 2861m. meglio senza ciaspe sul primo ripido tratto, poi nel tratto della cupola finale vengono utili. Ridiscesi si prosegue cercando di evitare la linea di salita restando sui pendii pochissimo tracciati sulla dx orografica, con pendenze anche sostenute, tra canali e tratti ripidi (difficoltà: ORA) sull’ultimo tratto che scende verso la casa cantoniera poco sotto il passo. Da qui lungo la strada pistata fino quando sbattiamo alla macchina.
Con il compare di merende Gigi,decidiamo di andare in Valle Spluga per salire il P.zo della Sancia. Purtroppo non ci eravamo informati che la strada che da Campodolcino sale verso Starleggia, anche se abbastanza pulita da neve, non è transitabile, vige il divieto di transito per ordinanza comunale. Si potrebbe anche farla anche a piedi ma non è nelle nostre intenzioni farla a secco. Cambio programma all’ultimo minuto e puntiamo obbligatoriamente verso Montespluga. Da qui parcheggiamo l’auto poco dopo il paese proprio dove la strada non viene pulita. Scarto subito l’opzione Val Loga, per zona ombra, ma soprattutto perché fatta varie volte. Alla fine le opzioni che rimangono non sono poi tante, alla fine si prende la strada innevata del P.so Spluga puntando la zona verso il Piz Tambò. Montespluga 1908m.-P.so dello Spluga 2114m.-Pan di Zucchero 3060m. (è la cima con piccola croce e targhetta) in tanti oggi si son fermati li. Scartiamo visto l’ora tarda, di salire al Piz Tambò (partendo prima si sarebbe potuto anche fare). Discesa facciamo una breve salita anche sul Piz Tamborello (Latterhorn) 2861m. Poi giù cercando di evitare la linea di salita restando sui pendii pochissimo tracciati sulla dx orografica, con pendenze anche sostenute, tra canali e tratti ripidi sull’ultimo tratto che scende verso la casa cantoniera poco sotto il passo. Da qui lungo la strada pistata fino quando sbattiamo alla macchina.