Partenza dal parcheggio della funivia fuori uso di Monteviasco alle 12.50. In un ora all’omonimo paesino, per strada gradinata. In paese, timidi incontri, chi con mascherina, chi senza.
Dal paese ci sono varie varianti per raggiungere il Monte Gradiccioli. Man mano salgo, gli incontri diminuiscono in numero e finisco nella nebbia. Comunque continuo fiducioso in possibili aperture del cielo.
Infatti raggiunta la cima del Gradiccioli il cielo si apre sul lato svizzero, scendo e risalgo fino alla cima del Tamaro dove il cielo si apre completamente proprio quando vi giungo. Splendidi scenari tra nebbie e grossi cumulonembi da tutti i lati. Sono più o meno le 16.30. 3 ore e 40 dal parcheggio.
Al ritorno seguo lo stesso itinerario, a parte tagliare la cima del Gradiccioli, e poi per traccia poco visibile raggiungo Monteviasco da sopra, anzichè da est. Da qui per lo stesso itinerario fino al parcheggio.
7 ore per l’intero giro. 21 km. 1800/1900m D+. Da solo
Il Monte Tamaro è la terza cima salita personalmente in ordine cronologico da quando ho la passione della montagna. Preceduta dal Monte Gradiccioli e Monte Lema, nel lontano 1990. Mi ricordo in quei giorni, c’erano i mondiali in italia.
Approfitto di una momentanea residenza nel varesotto per rivedere queste cime.
Queste montagne attorno alla Val Veddasca, seppur collinose, offrono specialmente in primavera scenari bellissimi di laghi e verde.
A maggio va bene così.