- Accesso stradale
- Nessun problema
Dopo aver aggirato il grande sperone alla base della cresta, occorre fare attenzione dove piegare a destra, (punto chiave, ometto) raggiungendo poco dopo una larga cengia che porta sull’immensa parete. Oltre 400 metri di parete, con un inclinazione dai 30 ai 40 gradi, un’alternanza di placche e cengiette, da risalire con frequenti cambi di direzione. Sono presenti alcuni ometti, non di facile individuazione, conviene assolutamente seguirli per non smarrire la via e trovarsi sul difficile. A metà parete si intravedono i due grossi ometti posti sulla cima che possono essere presi come punto di riferimento, tendenzialmente occorre stare a destra e non portarsi troppo al centro della parete.
Salita non difficile in condizioni asciutte, da evitare in presenza di verglass, roccia bagnata e scarsa visibilità. Oggi è andata bene! rare colate ghiacciate evitabili. Noi siamo saliti aiutandoci con un bastoncino, spesso usando anche le mani. Discesa non velocissima, da percorrere con attenzione, disarrampicando in alcuni punti.
Giornata classica settembrina, tersa e fredda al mattino, 2 gradi alla partenza (parete in ombra fino alle ore 11 per la sua esposizione a NO) poi piacevole nel pomeriggio.
Avvistato in discesa un francese fuori via che non è riuscito a raggiungere la cima, quando ci ha visto scendere ci ha raggiunto, facendo partire un paio di pietre che sono venute giù come proiettili. Scambiate due parole al suo arrivo.