Sole caldo e vento in quota. L’avvicinamento è un deterrente per volerci tornare una seconda volta ma nello stesso tempo un buon modo per irrobustire gambe e caviglie lungo il “sentiero” che percorre tutta la frana fino all’attacco della via. Tempo di avvicinamento circa 1h dall’auto. Gran fatica!
Una bella cordata di tre climber affiatati (oggi con noi anche il nostro luminare e maestro di tecnica MicXX) affronta la via Daniela. Al primo tiro il friend che la guida consiglia di usare non è in realtà necessario perché se vi sentite insicuri potete rinviare ad un chiodo piantato in una fessura tra i primi due spit.
Al 2° tiro prestare attenzione a seguire la giusta linea di spit, noi abbiamo percorso quella a destra, il sospetto è che quella corretta sia a sinistra…
Il 5b del sesto tiro è a nostro parere sottogradato con quella delicata placca iniziale ed il diedro finale che Obelix supera faticando in spaccata, sbugiardato subito dopo dalla disarmante facilità di arrampicata di Falbalà e MicXX.
Il tiro successivo da 6a+ è una fessura verticale piuttosto atletica che rende ragione del grado.
L’ultimo tiro, come già detto da zanskar, è un 5b, severo, se lo sperone finale viene passato sulla destra, in caso contrario vale tutto un 6a.
Prestare attenzione a certe lame di roccia, anche grosse, semoventi!
Tempo di salita 3h30’.
Discesa in corda doppia (2h in tutto) e grazie all’abilità di MicXX le corde non si sono mai incastrate.