Passo Umbrail (2500 m) in 2 ore e 20 da Bormio, discesa in Svizzera e poi fino a Glorenza e, infine, risalita allo Stelvio in 4 ore effettive da Prato, più un’ora abbondante fra pranzo e siesta a Gomagoi. Totale 102 km e 3.100 m di dislivello in salita.
Poco prima di Glorenza incidente inedito alla vecchia Olmo, che ha ormai quasi 20 primavere nelle ruote: si è svitato il bullone di una delle due rotelle del deragliatore posteriore, rotella e bullone sono caduti per terra e io me ne sono accorto qualche centinaio di metri più avanti. Bella roba, bici inservibile proprio nel punto più lontano dalla base di partenza: e adesso?
Ma per miracolo mi sono ritrovato rotella e bullone sotto gli occhi risalendo a ritroso a piedi. Li ho rimontati avvitando il bullone alla bell’e meglio con le dita, visto che nel mezzo chilo di ferri che mi ero portato dietro ovviamente mancava una brugola da 3. Poi, nella piazza di Glorenza, grazie a un altro ciclista ho rimediato anche la brugola…
Per fortuna da lì in poi tutto è andato liscio, sulla grandiosa (e faticosa) salita allo Stelvio in un lungo, lungo pomeriggio d’estate.