Stella (Corno) – Via De Cessole

Stella (Corno) – Via De Cessole
La gita
dagorik
5 27/07/2023
Accesso stradale
Gias delle Mosche

Prima volta nel vallone dell ‘argentera, dopo aver fatto il pilastro di Oscar per arrivare sulla cengia mediana attacchiamo questa via storica, che anche se su gradi in teoria facili non è propriamente una via banale, anzi! Via magnifica e logica, protetta il minimo indispensabile con qualche spit e chiodi tradizionali ma ben integrabile, anche se non su tutti i tiri. Uniti i tiri nel traverso fino alla sosta sulla vena di quarzo, 60 metri di corda giusti giusti. Nel penultimo tiro volevamo risalire direttamente il risalto roccioso invece di infilarci nel canale di destra per evitare terreno più rotto e instabile, ma dopo aver rinviato il primo spit non siamo più riusciti a vedere nulla e ci siamo infilati nel canale, dove comunque non ci sono protezioni fisse ma le difficoltà sono basse e c’è poca esposizione. Dal piano sommitale scesi seguendo le doppie su barone rampante ( se non si è mai stati qui comunque non è banale trovarle, molto utile la fissa per arrivare alla prima calata, esposizione considerevole, fare attenzione ). Ci abbiamo messo un po’ a salire, ma in cordata da tre e dopo la via sullo zoccolo e i mille metri di avvicinamento dal parcheggio, la stanchezza iniziava a farsi sentire. Nel canale di discesa dalla cengia abbiamo preferito fare una doppia da 60 fino alla pietraia, anche se effettivamente facile da disarrampicare. Birra in abbondanza al rifugio bozano, Marco e i suoi collaboratori sono dei rifugisti eccellenti, vale la pena salire fino li anche se non si scala!

Con Mirco ( che ha tirato tutte le vie da primo e che conoscendo molto bene la parete ci ha dato comunque sempre molta sicurezza lungo la salita e soprattutto la discesa in doppia) e Paolo. Una via che sognavo da anni.. pensare a quando e con che materiale e stata aperta, e che veniva utilizzata per la discesa principalmente disarrampicando mi ha fatto venire i brividi. Sensibile esposizione lungo buona parte del tracciato, in viaggio nella storia. E il fatto che siamo partiti da casa alle 3:30 di notte per tornare alla 1 della notte successiva me l’ha fatta vivere con ancora più soddisfazione. Ultima cosa, quando guardate i gradi non pensate alle valutazioni moderne, quelli sono III e IV di 120 anni fa..

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