Torno su questa via col grande Lollo, che agognava la vetta del Corno.
La via è bella, ben chiodata, trasuda storia da tutti i pori e ogni volta che la salgo plaudo al mitico Jean Plent che l’aveva aperta, senza neppure i meriti del nome della via…
Segnalo i primi 3 tiri bagnati, scola ancora acqua dal grande tetto sopra il traverso.
Ho risolto traversando a sinistra (cordone in clessidra e un chiodo) per andare a reperire il primo tiro di Roby, dalla cui prima sosta sono tornato facilmente a S2 della De Cessole, prima del traverso.
Traverso bagnato all’inizio, ma si passa bene con qualche spaccata.
Dopo tutto in ordine.
Segnalo solo che la relazione della guida di Bergese differisce da questa di Gulliver: in L7, dopo il diedro e la scaglia, qui si dice di traversare a lungo a sx, mentre noi siamo saliti dritti, leggermente a destra, dove un chiodo visibile solo all’ultimo indica la strada.
Calati sulla Campia, tutto ok come sempre.
Un po’ di neve sulla pietraia che conduce alla base della salita alla cengia, ma consistenza ok.
Col motivatissimo Lollo, grande giornata.
Un saluto a Marco, salito ad aprire il rifugio in mattinata (ma troppo tardi per noi, niente crostata! ;))
Foto e report:
dani-climb2.blogspot.it/2017/06/corno-stella-m-3050-de-cessole.html