Salita classica entusiasmante! Alcune lunghezze sono eccezionali, roccia spesso bellissima.
Penso di non aver attaccato nel punto giusto, forse troppo a sinistra: sono salito su un muretto sprotetto (IV) e non integrabile sopra uno spit con cordone bianco in fondo alla cengia mediana, poi ho trovato una sosta su due spit. Da lì ho proseguito a destra in un diedro-camino con tratti erbosi (utile friend 0.2) stando a destra rispetto ad una linea spittata in placca, per poi arrivare penso a S1. L2 è spettacolare, si segue prima una fessura verticale poi dei diedrini sullo spigolo in massima esposizione, qui tanti chiodi! Entusiasmante anche L4 sul verticale con buone prese! L5 su roccia più delicata, fare attenzione a cosa si tira specialmente in uscita.
Arrampicata divertente su difficoltà classiche, sosta tutte a spit, si trova anche qualche spit lungo i tiri che purtroppo toglie un po’ di spirito d’avventura ad una linea classica come questa. Salita dopo Sinfonia d’Autunno, con le scarpe da avvicinamento perchè avevo finito la sopportazione del freddo ai piedi, si fa senza problemi se si è abituati.
Come dicevo ai miei compagni di cordata questo è alpinismo: mai tirare senza tastare! Muovono parecchie prese, specie in L4 (tenersi più a destra). Per esempio su L2 la roccia mi è sembrata sempre ottima ma un ragazzo che ha salito la via il giorno dopo di noi ha detto al rifugio di aver staccato un grosso sasso!
Con Marco e Francesco