Spigolino (Monte) dalla Doganaccia per il rifugio Duca degli Abruzzi, anello

Spigolino (Monte) dalla Doganaccia per il rifugio Duca degli Abruzzi, anello
La gita
ste_6962
5 14/01/2018
Accesso stradale
per arrivare alla Doganaccia ultimi 3 km su strada parzialmente innevata, utili le gomme termiche
Neve (parte superiore gita)
Crosta da rigelo portante
Neve (parte inferiore gita)
Farinosa ventata
Quota neve m
1300

Anche quest’anno avevo voglia di fare un salto da queste parti, l’Appennino Tosco-emiliano in veste invernale regala sempre belle gite, itinerari piacevoli ed interessanti, oltre che ambienti che a volte sembrano usciti da una cartolina per gli auguri natalizi! Siamo partiti tardi oggi (alle 9,45) a causa di un disguido stradale, però dato che non si tratta di un itinerario troppo lungo nessun problema. La strada che porta alla Doganaccia oggi era in parte innevata e presentava qualche tratto ghiacciato, per cui senza gomme termiche non si saliva. Saliti per il sentiero con segnavia 66, un primo tratto nel bosco e poi su avvallamenti e rampette per raggiungere il Passo di Croce Arcana, tagliando fuori le piste da sci e la presenza fastidiosa degli sciatori che talvolta facevano fuoripista nel bosco senza capire dove andavano (!!!). La prima parte del percorso era su neve poco portante, e rimaneggiata dal vento dei giorni scorsi, ma era presente una buona traccia fatta da diversi ciaspolatori e altri scialpinisti passati prima di noi. Raggiunto il Passo di Croce Arcana siamo poi saliti lungo l’ampio crinale, su neve più compatta e portante. A parte la presenza dei vecchi impianti di risalita dismessi, l’ambiente è davvero incantevole, con una gran visuale sia verso il mare, che verso le cime del Cimone, Libro Aperto, Corno alle Scale e Alpe delle Tre Potenze. Dopo un tratto in discesa per raggiungere una selletta, la risalita dell’ampia cresta finale, con qualche tratto ripido ma con percorso facile ed agevole fino ad arrivare sull’ampia cima. Giornata decisamente favorevole, cielo quasi sereno con qualche nuvola passeggera, qualche banco di nebbia che poi si è dissolto, oggi fortunatamente senza vento ma piuttosto freddo. Alla partenza eravamo a -11°! Mentre in cima la temperatura rilevata dall’altimetro fissato allo spallaccio dello zaino indicava -15°! Però devo dire che con il sole il freddo non si sentiva troppo. Dopo una bella pausa in vetta siamo scesi lungo il crinale sul versante opposto a quello di salita, raggiungendo il Passo della Calanca, e da qui con percorso a mezza costa e in leggera discesa siamo rientrati alla Doganaccia, attraversando alcune zone boscose, dove la neve ed il gelo avevano creato un paesaggio fiabesco, magico, che sembrava quasi irreale nella sua bellezza ed incanto! Non siamo passati dal Rifugio Duca degli Abruzzi, ma siamo scesi direttamente alla Doganaccia, in quanto il mio socio aveva una certa fretta per rientrare a casa…! Qualche nota informativa sui nostri tempi di percorrenza, circa 2.30 ore in salita da Doganaccia alla vetta dello Spigolino (ma con varie pause per il servizio fotografico!) con un passo normale e senza correre si sale in 2 ore (condizioni della neve permettendo, se regge bene e non si deve battere traccia!). In discesa per compiere l’anello dal Passo della Calanca e rientrare alla Doganaccia circa 2 ore, ma ce la siamo presa comoda, il secondo boschetto di giornata era davvero incantevole per non fermarsi ad ammirare e fotografare la bellezza e la magia del paesaggio invernale da fiaba! Più che soddisfatti della scelta fatta, ne è valsa la pena di venire da queste parti.

Almeno una volta all’anno mi piace fare una capatina sull’Appennino Tosco-emiliano o Apuane, e questa volta volevo scoprire una zona e una cima dove non ero mai salito in precedenza. Dopo alcune rinunce dell’ultima ora, ci siamo ritrovati io e Marco P. di Arenzano (era stato allievo al corso di escursionismo avanzato del CAI Ligure 10 anni fa e poi sparito della circolazione) che aveva voglia di zampettare sulla neve appenninica…e ci siamo messi d’accordo in un attimo, dato che io avevo già la meta ben definita in testa. Gita decisamente bella ed interessante, ma viaggio di andata lungo e tortuoso per via della chiusura imprevista della strada per l’Abetone da Lucca, che ci ha costretti ad una deviazione per San Marcello Pistoiese e 1 ora abbondante di macchina in più. Però non essendo una gita particolarmente lunga alla fine non è stato un problema particolare! Oggi almeno 30 persone sono salite su questa cima, e visti altri 20 ciaspolatori in giro.

Link copiato