
Sul traverso dell'ultimo tiro vi sono dei chiodi; attenzione al primo che si incontra dopo la sosta : e' rotto.
Ambiente molto bello e suggestivo; grandissimo intuito dei primi salitori.
Attraversare il torrente sui massi e riprendere sul lato opposto una strada sterrata che arriva fino a delle costruzioni in cemento dell'acquedotto. Dietro l'ultima costruzione reperire una traccia di sentiero che inizia fra i rodedendri e percorre la pietraia fino ai pendii erbosi alla base della parete (numerosi ometti - 1 ora dall'auto). Puntare al centro dello Specchio, dove spicca una gigantesca lastra a forma di stele, giunti alla base, attraversare a dx, lasciare il primo sistema di diedri verticali e portarsi in prossimità di una rampa con ciuffi erbosi, sulla verticale di un secondo sistema di diedri.
L1: attaccare la fessura formata da una lama, terminante in spuntone (V+, V). Una breve rampa erbosa a dx conduce ad una stretta cengia; puntare verso un corto diedro e attraversare delicatamente a dx per 4 m sopra una vaga cornice erbosa (VI – spit) raggiungendo una fessura con piantina. Salirla e proseguire per il diedro successivo (VI-, V+, poi V e IV in un tratto incassato). Sostare su un pulpito nel fondo del diedro, ora più marcato.
L2: vincere la prima parte del diedro, verticale e compatta (V+, passo di VI-) e raggiungere un terrazzino, risalire tutto il diedro (IV, V) ed uscire sulla grande cengia erbosa che fascia tutta la parete centrale (IV, V). Quasi alla sua estremità sinistra, risalire una grande lama frastagliata e portarsi sopra una cengia parallela (IV+).
L3: iniziare su una rampa erbosa a sin. ed innalzarsi per un diedro molto aperto e di roccia lavorata, che si esaurisce contro placche, attraversare lo spigolo sinistro su piccoli appoggi e giungere alla sosta, in comune con la via “Spit Story” che sale diretta dal basso.
L4: da uno spit con moschettone attraversare a corda a sinistra per afferrare l’unica fessurina che solca le placche, ripartire con arrampicata delicata (VI, VI+ con uscita di VII oppure A1 per intero) fino ad una cornice-rampa che sale a sinistra.
Questa la relazione originale : io ho preferito proseguire per la via “Spit Story” per tre spit e ricongiungermi sulla cornice-rampa che sale a sinistra (diff. 6c – spit vicini)
L5: innalzarsi per un breve diedro (IV+), ritornando poi orizzontalmente a dx su appigli sfuggenti (V+, V) fino a sostare alla base di un caratteristico diedro rovescio, che origina la grande arcata superiore.
L6: salirlo alla dulfer per oltre 10 m (VI-, V+) ed approdare ad una nicchia, oltre lo spigolo sinistro.
L7: impegnarsi su una placca verticale (V+) per accedere ad una lunga cornice: seguirla orizzontalmente a sinistra (IV, IV+ chiodi in posto) fino al suo termine (puntando ad uno spit ben visibile), in una zona di placche quasi priva di fessure. Innalzarsi su alcuni appoggi (IV+ e V, V+ e VI alla fine – spit) raggiungendo la sosta al termine della parete.
DISCESA: in corda doppia, corde da 55 m.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.8 Valli di Lanzo
- Bibliografia:
- Le guide di Alp “Vallone di sea – Un mondo di pietra”, M. Blatto
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