- Accesso stradale
- termiche necessarie, attenzione alle buche per pragelato
- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Farinosa ventata
- Neve (parte inferiore gita)
- Polverosa
- Quota neve m
- 1000
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Come si fa a non dare 5*?! Le temperature rigide della notte infatti hanno provedduto a rendere leggeri e zuccherosi i 15-20cm di nuova neve . Due giri d’obbligo: salito dai trampolini battendo traccia fino all’arrivo dell’ex seggiovia, di lì sono poi sceso su pattmouche. La neve nuova non ha coperto del tutto le vecchia tracce ma le ha solo mascherate, comunque scendendo a dx del vecchio skilift solo 2 tracce oltre alla mia. Scendendo presto anche la parte bassa nel bosco era in ottime condizioni con neve farinosa. Solo nell’ultiissimo tratto dove ci si ricongiunge con le vecchie piste si percepiva solo un po’ di crosticina sotto la neve nuova (ma proprio per essere “pistin”). Risalito fino alla cima del clot vero e proprio con neve che già risentiva delle alte temperature (zoccolo), quindi per cercare la neve migliore ho pensato di scendere dietro l’arrivo dello skilift nel vallone mendia, senza parole: non una sola traccia e farina altezza ginocchia fino in fondo. Attenzione che scendendo bisogna puntare sempre a sx cercando di non perdere troppa quota, così facendo sono arrivato alla vecchia stazione intermedia del clot. Di lì tutto a sx dei trampolini in bosco ripido con ancora splendida farina pressata.