Ho pensato di “ritornare sui monti” in occasione della festività che ogni anno -in questo periodo- si celebra su questa bella montagna valsesiana…
In questa circostanza, il mio compagno (il fuoriclasse Franco F.), ha pensato e voluto risalirla dalla cosidetta “via delle creste” che si sviluppa sulla linea/dorsale est, che non avevo ancora percorso, e così in prossimità dell’alpe Vasnera abbiamo piegato a sx (direzione salita) raggiunto il passo di Vasnera (m. 1.933) e oltrepassato la cima Vasnera occidentale (m. 2034) e la punta Salarua (m. 2.222) (indicate sulla cartografia di dettaglio: Guida -ottima…- agli itinerari escursionistici della Valsesia -CAI Varallo- foglio 4- Scopello). Pensavo fosse una semplice camminata un pò più lunga dell’itinerario “normale” indicato, conosciuto e percorso più volte (per altro già sufficientemente lungo…), ma questo percorso -in questo tratto intermedio- impone un paio di salti/risalite da superare con una arrampicata sicuramente non difficile, anzi facile, ma che non immaginavo/pensavo di trovare e che in questa giornata e fase/periodo personale avrei sicuramente evitato…
Arrivato al primo (6-8 m circa dritti e misti su erba/roccia con sottostante dirupo erboso interrotto dalla cengia erbosa di partenza), ho manifestato la mia sorpresa, e Franco (il “fuoriclasse”) mi ha detto “non la ricordavo…, ma è facile, e poi si prosegue e cammina regolarmente”… E così sono/siamo andati… Dopo poco è però comparso l’altro punto delicato, sulle cosidette “lame”. Una decina di metri (e quindi pochi) rocciosi, su un “ottimo” dirupo, e quindi ben esposti… “Oggi non mi va proprio di arrampicare (o semplicemente appendermi, tirarmi su, su qualche sasso), non ho ancora raggiunto lo spirito giusto, per questo”… “Anche questo passaggio non lo ricordavo più…, ma si passa…” “Ottima…esposizione, ma anche buoni appigli e appoggi, nessun problema” mi ha detto dopo averlo superato agevolmente… “Io però torno indietro (fino all’alpe Vasnera) e poi risalgo dalla normale… Per me oggi va bene solo camminare…” Poi, soprattutto pensando al precende punto da ridiscendere (con una sia pure breve e non difficile/facile disarrampicata, ma che bisogna comunque fare in un punto esposto), dopo una adeguata pausa di concentrazione, ho pensato che tutto sommato era meglio proseguire e così anch’io ho superato il tratto (non difficile, ma che oggi non volevo proprio “vedere”…), e continuato senza difficoltà (solo qualche tratto con normali “ravanate”)… Piacevole -per il migliore panorama che offre rispetto alla salita normale” invece il tratto conclusivo… In definitiva percorso più lungo (1 ora almeno), remunerativo in funzione dei “gusti” personali…
Sulla punta, “festività un pò ridotta” per l’assenza del parroco infortunato e quindi impossibilitato a partecipare (ma sarà per la prossima occasione/ricorrenza…), e anche un pò di nubi… Il numeroso (e ottimo) gruppo di escursionisti, ha tuttavia cercato di festeggiare al meglio l’avvenimento…
Quando è ritornata un pò di solitudine, ho/abbiamo trovato il momento propizio per riascoltore -con commozione- il canto/la lode “Laudates omnes gentes”… Il file musicale che Aldo/”abe” ascoltava “sui monti” e che mi aveva donato dopo averlo ascoltato la prima volta insieme “in cielo” e in solitudine durante una bellssima gita sci-alpinistica sul Braithorn centrale di sette anni fa, è sul mio cellulare, e anche questa volta si è “elevato in cielo”… Questa “cosa” ci ha permesso di riascoltralo ancora insieme anche se da luoghi diversi…, ed è una grande consolazione e speranza, grande, grande…
Ritorno sul percorso “normale”, e piacevole pausa conviviale all’alpe Vasnera, dove gli alpigiani (come sempre in questo giorno) hanno preparato e offerto ai presenti un’ottima pasta asciutta e altro…
Con il fuoriclasse Franco F., e con il ricordo (ma soprattutto la viva presenza spirituale) di Roberto C. (presente anche lui nella festa del 2001) e di Aldo/abe, sempre con noi…