- Accesso stradale
- Sosta a pagamento ai Bagni di Masino 7 euro/giorno, alcuni parcheggi liberi poco prima.
Via bellissima in ambiente fantastico. IV + d’epoca, nulla di regalato. Roccia ottima, qualche lama però va verificata prima di essere tirata perché meno stabile. Materiale presente vario in buone condizioni (il secondo chiodo sul tiro 3 muove). Il passaggio più impegnativo secondo me è sul tiro 4, ma è ben protetto da chiodi, la via si integra comunque facilmente a friend (noi avevamo BD dal 0.3 al 2). Il tiro 7 non è di 25m ma più lungo.
Discesa:
Non ci siamo calati dalla Bramani ma dallo spigolo della normale. Corda incastrata sulla prima calata appoggiata in cresta dalle lame, e poi ancora sulla seconda calata, ma disincastrata tirando. La sosta della terza calata, che dire scomoda è poco, è su masso incastrato nell’intaglio, su cordone e fettuccia bianca abbastanza usurati (vedere sul lato opposto a quello di calata…) abbiamo lasciato quindi una fettuccia e una maglia rapida. Per iniziare a calarsi vanno poi fatti i numeri “adagiandosi” nel breve diedro camino sotto il masso. Insomma, anche qui un anello cementato forse non guasterebbe. Ultima calata verticale invece divertentissima.
Avvicinamento complessivo dai Bagni di Masino lungo (2h30 al rifugio Omio più 1h45 almeno all’attacco). Merita quindi dormire all’Omio per l’accoglienza e la cucina ottime (le torte!). Con Davide il mio mentore.