Serpentiera (Punta) da Grange Thuras Inferiori per il Colle del Pelvo

Serpentiera (Punta) da Grange Thuras Inferiori per il Colle del Pelvo
La gita
tini
3 04/08/2011
Accesso stradale
Con fuoristrada fino alla Lapide Partigiani, oltre divieto transito.

Salito solo alla punta Serpentiera.
(Vedere foto per dettagli)
Dalla Lapide Partigiani (Grange Thuras inf.re) al bivio segnalato per “Colle Pelvo” (Inizio salita vera e propria) considerare 45min-1h, sempre su strada.
Al bivio, guado del torrente Thuras da cercare.
Oltre il guado si sale 50 mt fino a trovare tracce di sentiero completamente coperto da erba; questo risale velocemente fino a quota 2.450, ove è posto un pianoro paludoso/erboso. Non ci sono più tracce.
Aggirare il pianoro (A monte oppure a valle) fino a raggiungere un evidente vecchio recinto per bestiame (Di pietra), da quì parte una esile traccia sulle praterie che seguendo quasi fedelmente il corso del rio Serpentera arriva fino a quota 2.900.
La traccia prosegue su pietraia, sempre esile, in direzione del colle del Pelvo.
Abbandonare la traccia a quota 2.950-3.000 mt. per tagliare a destra il grande ghiaione che scende dalla punta Serpentiera.
Cercare di raggiungere una zona sottostante una piccola parete rocciosa sulla cresta, quanto basta per evitare (In basso) delle fastidiose placche rocciose inclinate, scivolose in quanto cariche di detriti.
Il ghiaione è abbastanza stabile (Comunque faticoso da attraversare) ma è prudente evitare le zone con roccia sottostante.
Giunti a metà del ghiaione, con la zona della vetta sopra la testa, si pò continuare ad arrancare in salita, ma per faticare di meno conviene cotinuare a tagliare il ghiaione a destra per raggiunere la cresta (Ultimo pezzo un pò ripido).
Raggiunta la cresta si trova una traccia che, seppur esile è decisamente più agevole del ghiaione per risalre gli ultimi metri di dislivello.
La discesa l’ho fatta seguendo il tragitto della salita.
Su tutto il percorso dal fondovalle in su è sconsigliabile avventurarsi in caso di scarsa visibilità. (Pochi ometti/segnali poco visibili, traccie quasi inesistenti…)
Il panorama dalla cima è molto bello, il percorso nel vallone della Serpentiera abbastanza monotono.

Da solo, accompagnato da tantissime cavallette che gracidano nel vallone del Rio Serpentiera… ovviamente nessuno in giro salvo fondovalle.
Dal libro di vetta: il mio era il 4° passaggio del 2011, e sommariamente di può stimare una media di 5 salite/anno dal 1995 ad oggi.. P.S. il “libro” di vetta è quasi esaurito: se qualcuno di buona volontà e memoria (Più di me) vuole portarne su uno nuovo bisogna portare un piccolo bloc notes 10x15cm circa (Più grande non entra nella custudia attaccata alla croce di vetta).

Link copiato