Placche, placche e ancora placche. Durante l’inverno deve essere venuta giù una bella frana visto che una buona parte del bosco è stata distrutta, sentiero quindi quasi scomparso (qualche bollo sbiadito di vernice e qualche ometto, in un ostico canalino erboso sotto l’attacco è presente una corda fissa). Il 6a+ del primo tiro da freddo l’ho ben patito e infatti ho munto per bene il rinvio, anche la placca dopo è bella ostica, attenzione al traverso umido che conduce in sosta. Secondo tiro decisamente bello (forse anche perchè mi è venuto “a vista”): placca con passo delicato su un diedro appena accennato e poi bel tetto atletico, attenzione anche qui al traverso che conduce in sosta. Ultimi 3 tiri più facili ma splendidi per l’ambiente e la roccia: un mare di placca verdastra con le levanne sullo sfondo: paradisiaco (occhio solo alla chiadatura allegra: tiri da 50m su 3-4 spit).
Con 5 doppie eravamo di nuovo all’attacco, ho usato un friend 1 kong(0.5 BD) su L1 e poi sopra al tetto di L2, volendo si può integrare con un 0.5 (0.4 BD) la placcona di L4.
Molta gente al Sergent, ma nessuno sulle placconate di sx tranne un po’ di stambecchi.
Con Andrea alla sua prima via lunga.