Via splendida. Giornata all’insegna, per me, degli errori di percorso sulla via. Infatti ho:
a) Sostato nel camino sul secondo gruppo di massi incastrati (fettuccia blu poco visibile da sotto e buchi di vecchi spit rimossi) anzichè sul primo gruppo sotto cui si passa (cengia camminabile e vecchi chiodi sopra, nel camino);
b) proceduto diritto lungo il diedro di 6a anzichè andare a sinistra all’altezza del larice, convinto di traversare in alto, arenandomi però su incastri fradici e sfasciumi mobili subito sotto lo strapiombo. Dopo aver incastrato un friend del socio (….) ho disarrampicato e traversato alla fessura giusta (meravigliosa).
Se il secondo sbaglio ha portato più sfighe che altro, il primo è stato positivo: sostando più all’interno nel camino, abbiamo seguito una variante forse più tecnica ma davvero splendida: dopo un brevissimo traverso per spostarsi da sotto a un masso aggettante, si sale verticalmente verso il tetto del camino proteggendosi piuttosto bene su una fessuretta (nut o friend piccoli); si arriva a degli altri blocchi su cui ci si può riposare e si esce orizzontalmente lungo il tetto del camino sfruttando una lama enorme che sembra ostruire il passaggio ma in realtà è eccezionale.
Variante molto consigliata.
Doppie sulla via dalla cengia in giù per non disturbare i ragazzi che arrampicavano su Elisir d’incastro: doppia breve dal larice di sosta dopo il camino, poi L2+L3 e L1 da sola.
Bellissima giornata, con Albe, accolti da una nebbia gelida al rientro a fondovalle.