Raggiunto in macchina il tornante del parcheggio salendo dalla Valle di Scalve al P.so del Vivione, la strada e molto stretta percorrerla possibilmente di primo mattino. Primo tratto di salita sulla lunga e rilassante strada carrale che con moderata pendenza e quattro chiacchere porta a Malga del Sellero (fontana acqua sanissima in loco) , bello salendo il panorama sulla cascata del Sellero detta anche del Pizzolo. Dalla malga il sentiero tra le praterie umide diventa un po’ labile ma i paletti segnaletici e qualche segno di vernice sui sassi aiutano a portarsi sotto il versante. Salita al P.so del Sellero con sentiero a tratti un po’ franato ma ben visibile, dal passo si percorre la cresta seguendo i numerosi segni bianco rossi del sentiero 4 Luglio, il percorso non è mai difficile serve solo un po’ di attenzione in alcuni tratti un po’ aerei attrezzati con catene. Partiti dalla macchina con il cielo limpido arriviamo in cima al M.Sellero con cielo già guastato dalle famigerate nebbie Orobiche che fioriscono (oggi addirittura già elle h.08.00) in men che non si dica appena il sole estivo scalda gli umidi versanti meridionali delle montagne. Morale della favola rinunciamo agli intenti bellicosi di far la traversata in cresta concatenando M.Colombaro e M.Venerocolo scendendo poi al P.so del Sellerino. Oltre a non vedere una benemerita mazza, la nebbia rendeva umido ed insidioso il percorso su rocce e l’impestata erba olina, non ci saremmo divertiti di certo. Tirando le somme… bel posto che merita ancora di tornarci con l’intenzione di fare il giro ad anello in cresta delle cima che coronano la Valle del Sellero salendo al P.so di Cupetti 2379mt. concatenando 5 cime: Cima Becarie 2458mt.-M.Culvegla 2618mt.-M.Sellero 2744mt.- M.Colombaro 2687mt.-M.Venerocolo 2590mt. e discesa dal P.so del Sellerino 2412mt.
Ritorno dopo 4 anni nella Val del Sellero, allora in veste invernale. Oggi in compagnia di Davide (Bragacorta) e Giovanna.