Sella (Rocca) da Novaretto

Sella (Rocca) da Novaretto
La gita
pmaggio81
5 23/02/2014

Seguendo le indicazioni trovate proprio su questo sito, ci dirigiamo verso Piagnolo (Novaretto) dove parcheggiamo la macchina ed osserviamo la siderale distanza che ci separa dalla cima!
Neanche cominciamo il sentiero che all’imbocco ecco trovare un molosso dall’atteggiamento bello cattivo! Dopo qualche tentennamento ed improperi diretti al canide ululante partiamo verso il nostro destino.
Il primo tratto si inerpica lungo un sentiero ben battuto, con lastroni di pietra e bei muretti a creare passaggi. Scegliamo anche qualche scorciatoia un po’ più ripida ma divertente ed in men che non si dica arriviamo alla chiesetta di S.Anna dove troviamo il tempo per qualche prima foto e per un cambio di abbigliamento! Il caldo infatti comincia a farsi sentire!

Lasciata la chiesetta continuiamo il nostro viaggio. Il percorso è molto chiaro e ai pochi bivi che incontriamo sappiamo perfettamente dove andare grazie al supporto di OruxMap, applicazione gratuita per Android trovata e scaricata qualche giorno prima (provatela!).
Secondo cartografia dobbiamo guadagnare circa i mille metri di altitudine raggiungendo quindi le frazioni di Case Inferiori, Celle ed infine, poco più in alto, la località di Comba, reale punto di partenza dei sentieri che portano al Rocca Sella.

Lungo la salita si incontrerà un bivio: Prà Barbè Celle/Case Inferiori Celle. La nostra scelta è stata per la seconda strada.
Arrivati a Celle incontriamo il Rifugio Rocca Sella (997 metri slm), che immediatamente apre il varco al sentiero verso Comba, come vi dicevo altra piccola frazione posta poco più in cima. E’ qui che le cose cominciano a farsi interessanti!
L’inizio del percorso è collocato vicino ad una fontana utile per ricaricare le riserve idriche.
La salita è immediata e compare anche la prima neve, per lo più ormai sciolta in piccoli rivoli di acqua che scendono a valle. Fango a sufficienza chiaramente ma nulla che ricordi il Musinè della settimana prima! La salita procede bene ed arriviamo al primo vero e proprio bivio. Via Normale o percorso Tramontana? Scegliamo il primo, nonostante sarà più lungo e più innevato in quanto esposto a nord. Di contro però pare essere quello più sicuro!
Il paesaggio muta velocemente passando dal vecchio caro bosco fitto di foglie e vegetazione ad un altrettanto fitto bosco ricoperto però di neve… 10, 20 poi 40, i centimetri di neve avanzano inesorabili ricoprendo ogni cosa! L’appoggio è quasi sempre sicuro ma non mancano i passaggi lievemente più tecnici, nulla però che un po’ di buon senso, calma ed una bacchetta salda nella neve ghiacciata non possano risolvere!

Ma bando alle ciance, siamo quasi arrivati! E’ infatti dopo circa una decina di minuti che raggiungiamo le spalle della madonnina ai cui piedi è costruita una cappelletta. Per raggiungerla però dovremo scendere di un buon 10 metri per poi risalire dalla parte opposta della cima. Ancora piccoli passi su una scalinata più o meno definita e… si, adesso possiamo realmente dirlo, siamo in vetta!!!! Non siamo gli unici però, con noi a condividere la cima, altre 5/6 persone circa che si godono il sole rifocillandosi! CHE SPETTACOLO! CHE VISTA! CHE ARIA! MILLECINQUECENTOMETRI DI PARADISO!

Il ritorno sarà per il Canalone, via più diretta e molto più tecnica e divertente dell’andata! Diversi i punti in cui prestare attenzioni per via dell’attraversamento in cresta del primo tratto. Neve comunque poca per via dell’esposizione.
Il sentiero sui 1250m taglia la montagna attraversando la pietraia cercando di ricongiungersi al percorso dell’andata. Arrivati nuovamente al rifugio abbiamo ripercorso il sentiero al contrario chiudendo una giornata semplicemente magnifica!

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