Seguret (Monte) da Grange Hubert per la Via Rossa

Seguret (Monte) da Grange Hubert per la Via Rossa
La gita
daviruby
5 26/09/2015
Accesso stradale
Nessun problema fino al parcheggio alle Grange della Valle

Ho deciso di partire dal Rif.Levi -Molinari e di fare così la via Rossa dalla sua vera partenza,il colletto della Chabriere.Dal rifugio si seguono le indicazioni per il bivacco Sigot-Passo Galambra e,dopo circa mezz’ora,si trova a sx la deviazione per il Monte Chabriere.La mulattiera è quasi sempre ben visibile e, arrivato al colletto,sono sceso di qualche decina di metri per raggiungere la traccia che si vedeva piu’ in basso.Dopo aver superato i ruderi della casermetta Casses Blanches c’è il primo tratto un po’ esposto attrazzato con una catena.Si attraversa poi il Rio Geronda e,dopo qualche tornante,si arriva alla lapide Tabarini.Da lì in poi comincia il bello!Man mano la traccia diventa esile,stretta e vertiginosamente esposta sulla valle sottostante.L’ambiente è incredibilmente bello,con torrioni e bastionate rocciose che sovrastano tutto il percorso.La traccia,nell’ultimo tratto,prima del lungo trasverso che porta al colle dell’Argentera,è veramente esile e,allo stesso tempo,spettacolare.Diecimilapiedi ha descritto molto bene le sensazioni che si provano percorrendo questa via.Arrivato al colle dell’Argentera,visto le buone condizioni meteo,ho proseguito per la Cima Vallonetto,passando sopra ai laghetti del Vallonetto e andando ad incrociare il sentiero proveniente dal ricovero Vinvert poco prima della salita finale.Il ricovero in cima è stato ristrutturato di recente.La discesa verso il passo Galambra e il bivacco Sigot si fà in un paesaggio lunare e si incontrano i ruderi di vecchie casermette.Dal bivacco,seguendo il sentiero segnato,ho raggiunto il lago delle Monache con i ruderi di una vecchia teleferica e,da lì,il Rif.Levi-Molinari.Gran bella gita ad anello che và fatta con ottima visibilità e condizioni di bel tempo.Molti camosci su tutto il percorso e fino alla cima Vallonetto incontrato nessuno.

Un grazie a Sandro e a suo nipote del CAI di Salbertrand che hanno ripristinato i tratti piu’ distrutti della Via Rossa.

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