Scotoni (Cima) – Via Lacedelli-Ghedina, Via degli Scoiattoli

Scotoni (Cima) – Via Lacedelli-Ghedina, Via degli Scoiattoli
La gita
pietro1844
4 07/10/2023
Accesso stradale
capanna Alpina

Sebbene piu’ semplice sulla carta rispetto alla costantini Apollonio (che abbiamo ripetuto due settimane prima) l’abbiamo trovata molto piu’ impegnativa da punto di vista psicologico per due ragioni: 1) la roccia non e’ altrettanto buone e risulta un po’ scivolosa in alcuni punti (specialemnte nei gialli) 2) e’ molto difficile proteggere 3) vi sono molti passaggi tecnici che francamente ancor oggi ci chiediamo come abbiano potuto fare con gli scarponi nel 1952. Alcune voci riportavano schiodature nel passato ed effettivamente potrebbe essere che siano stati tolti dei chiodi perche’ abbiamo trovato molti passaggi di V (che potevano tranquillamente essere dei 6a+) completamente improteggibili e senza chiodi.
Noi abbiamo seguito lo schizzo di Bernardi. Lasciare perdere ogni altro tipo di relazione che risultano fuorvianti e spesso addirittura errate. Usciti dal cunicolo del settimo tiro pensavamo di essere fuori dalle difficolta’ quando invece abbiamo trovato molte difficolta’ nella seconda parte dopo la 1 cengia.
Dopo aver percorso 80 metri dall’uscita del cunicolo si arriva a un ometto. Il primo tiro dalla cengia (il nono) parte da li’. Si passa da una lama e si vede uno strapiombetto in alto leggermente a destra. Non andare in quella direzione! In realta’ obliquare decisamente a sinistra, la nicchia a cui fa riferimento Bernardi non si vede dalla sosta e si trova poco dopo, noi non abbbiamo trovato il chiodo che dovava trovarsi alla suo sinistro. Ragion per cui si deve fare uno slego di 15 metri direttamente fino in sosta.
Abbiamo trovato veramente difficile, delicata e pericolosa l’uscita dal diedro bianco del 10 tiro (V????). I tiri successivi sono stati tutti molto sostenuti fino al pilastrino del 16 simo tirp, poi finalmente molla. Fare attenzione a non confondersi all’incrocio con la via Skotonata Galattica al 12 simo tiro. Usciti in 9 ore e mezzo. Discesa tutto sommato agevole, considerando che siamo in Dolomiti, contornando la montagna a sinistra una volta usciti dalla seconda cengia.

Affrontarla in ottobre partendo da Genova il venerdì pomeriggio dopo lavoro con Tommy e raccattando Michi a Trento per poi mangiare al volo una pizza e dormire congelati in tenda sulla strada per il rifugio Scotoni per poi alzarsi alle 5:30 con vento gelido non è stata una passeggiata. Quando siamo arrivati alla cengia Michi non stava neanche bene e accennava alla ritirata dopo che Tommy non trovava la via dopo la cengia, ma poi visto che scendere era un rischio non avendo neanche chiodi abbiamo deciso di continuare. Per fortuna il sole era caldo ed eravamo un pò protetti dal vendo da nord-ovest abbiamo continuato e siamo arrivati in cima prima del buio.

Link copiato