Schiantalà (Punta di, cima nord) da Pian della Regina

Schiantalà (Punta di, cima nord) da Pian della Regina
La gita
giada
5 05/09/2017
Accesso stradale
Ok fino al Piano della Regina, posteggio e fontana

Gran bella gita, finalmente in questi selvaggi valloni e alla Schiantalà! Siamo saliti su ieri per stare un paio di giorni al Rifugio Zanotti e godercela con calma, e l’amico Gianfranco, alpinista e bravo rifugista, ci ha fatto sentire come a casa, veramente consigliato. Alla sera tra una storia e l’altra, un bicchiere e l’altro, una canzone e l’altra, a stiva assesa, le stelle, la luna piena…..abbiamo fatto mezzanotte inoltrata….Oltre a noi c’erano due fratelli di Mentone che oggi facevano Tenibres e Rocca Rossa.
Ma veniamo alla gita: noi l’abbiamo fatta alla nostra maniera, siamo saliti quasi al Passo di Rostagno, poche decine di metri prima del passo c’è una deviazione a destra segnata in giallo che indica il Lago Laris, in breve seguendo i segni e gli ometti si arriva al bellissimo laghetto. Da li siamo risaliti a prendere il sentiero che sale dal vallone verso il Passo di Schiantalà e Tres Puncias, lo abbiamo seguito verso sinistra con segni rossi e blu, un po sbiaditi, (ma Gianfranco ha detto che andrà a risegnare) puntando verso la testata del vallone di Schiantalà, bellissimo il ghiacciaio fossile. Noi abbiamo risalito il Passo di Schiantalà seguendo i segni blu e rossi, poi solo rossi nel canale, che nella parte alta dove c’è il masso incastrato, si sale alla sinistra su esile cengetta, passi di II (i segni vanno a destra ma a noi è piaciuto di più di qua). Usciti sul passo abbiamo deviato a sinistra e siamo saliti sulla Cima della Montagnetta Est e poi anche sulla Ovest con un traverso su cenge un po esposte e poi su sfasciume ripido gli ultimi metri per l’ometto di vetta, occhio che il vuoto incombe. Visti, prima uno e poi tre gipeti, almeno li sembravano. Bellissima la vista sui laghi di Rabuons e dintorni. Invece i laghi di qua nel pianoro della Rocca Rossa sono tutti asciutti…..
Ritornati al passo, per attraversare sotto le Cime di Schiantalà ed andare alla Nord, siamo scesi un po troppo e ci siamo impelagati su ripidi e scivolosi instabili pendii di detriti, invece dal passo bisogna rimanere abbastanza in quota andando a cercare gli ometti che accompagnano alla cima Nord. Poi arrivati alla cengia erbosa siamo saliti con facile arrampicata fino alla esile cima, bella ed ampia la vista che si gode. In discesa abbiamo seguito la via giusta, più alta, che è molto più semplice, e siamo tornati quasi al Passo di Schiantalà, da li siamo scesi per massi e rocce montonate puntando al centro del vallone e poi verso la Punta Zanotti, che abbiamo facilmente raggiunto seguendo i bolli rossi fatti da Gianfranco. Anche da li bella vista, imponente visto da li il Becco Alto del Piz! E incredibile la differenza dei due versanti della Zanotti: roccia verticale a nord, praticamente un prato a sud…..Ora seguendo a ritroso i bolli siamo andati a prendere il sentiero per il Rifugio Zanotti, anche i laghi lungo la discesa sono quasi completamente asciutti, peccato, sarebbe un bel vedere e ingentilirebbero un po l’ambiente severo! Con comodo terminiamo il nostro girovagare per vette, pietraie, ghiacciai e laghi, tornando al rifugio dove ci godiamo un buon aperitivo con l’amico Gianfranco e gli amici francesi Christophe e Patrick! In tutto il giorno abbiamo visto solo due persone sul Becco Alto d’Ischiator e i nostri amici di Mentone sulla Rocca Rossa. Con Bryter e Carla, una gran bella gita, certo da amanti di pietraie e ambienti solitari e selvaggi! Grazie a Gianfranco alpinista rifugista che tanto sta facendo in questa splendida zona!

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