Scalino (Pizzo) dalla Diga di Campo Moro per il Passo degli Ometti

Scalino (Pizzo) dalla Diga di Campo Moro per il Passo degli Ometti
La gita
andrea81
5 19/06/2022
Accesso stradale
nessun problema

Percorso in condizioni escursionistiche, e anche le difficoltà sono pressochè tali, giusto la natura del terreno lo rende leggermente più impegnativo.
Partendo da Campo Moro c’è un po’ di spostamento con poco dislivello fino al Rifugio Cristina (posto ameno e stupendo).
Dopo, una volta raggiunto il pendio per il Passo degli Ometti la salita non molla mai; la pietraia da superare nella seconda metà del pendio non è così tragica, si saltella su grossi massi quasi sempre stabili, è più snervante in discesa complice anche la difficoltà a vedere i bolli di vernice (molti visibili solo in salita).
Dal Passo per mezz’ora abbondante si cammina su buon sentiero fino all’imbocco del canalone. Qui conviene usare il casco specie in presenza di altre persone, in ogni caso anche questa fase di salita non è così ostica come letto su varie relazioni, è presente un sentiero tra gli sfasciumi, ripido ma privo di difficoltà; conviene seguire la traccia che si mantiene contro la parete rocciosa a destra, più stabile. A 2/3 del canale si giunge su un piccolo sperone, oltre il quale il terreno peggiora un po’, e occorre prestare cautela a non far scivolare troppe pietre; si consideri però che il tratto è davvero breve, perchè poi in vista di una fascia di rocce biancastre si abbandona il canale per uscire a destra (buona traccia) su terreno più comodo).
Da qui non resta che raggiungere e salire la facile cresta sud-est della montagna per 100 m circa, si seguono facilmente i segnavia alternando un buon sentiero a qualche roccetta elementare mai con esposizione.
Salita nel complesso faticosa, mentre la discesa risulta molto rapida (anche il canale è molto agevole in discesa sfruttando il ghiaione in centro). Al ritorno non sono più passato dal Rifugio Cristina ma ho deviato verso i Laghi di Campagneda (senza raggiungerli) per poi scendere al Rifugio Ca Runsasch.
Da segnalare che non si trova acqua sul percorso dopo il Rifugio Cristina.

Una bella salita a cui miravo da tempo, la fama di “Cervino della Valmalenco” si scontra con la relativa facilità nel raggiungerla.
Oggi una decina di persone salite da questo versante e una manciata dal ghiacciaio (chi legato in cordata e chi solo con ramponcini escursionistici). Giornata molto calda (per fortuna partendo presto la salita al Passo degli Ometti si fa in ombra) e dai grandi panorami.

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