- Accesso stradale
- Parcheggio della borgata Dairin
Materiale in ordine, spit un pochino datati ma affidabili, alcuni sembrano sostituiti di recente.
Soste a posto, da collegare eccetto le prime due.
DIfficoltà come indicato, secondo me anche leggermente più basse se si considera che sui passi più tecnici ci sono sempre i chiodi dove serve.
Attenzione, per trovare l’attacco della via salire molto poco a sinistra dopo il fiume, se trovate un ometto a destra siete saliti troppo e arrivate alla partenza del secondo tiro come è successo a noi.
Inizio sconsigliando questa gita in tarda primavera/estate, specialmente se fa caldo come questo periodo. Morti di caldo e grip sulla roccia molto raro.
Tolto questo la cresta sarebbe anche carina, sicuramente propedeutica per fare un po’ di allenamento di alpinismo vista la natura molto selvaggia e poco sportiva di questa via, peccato si aggirino un paio di torri molto carine esteticamente (con una paio di friends piccoli penso si facciano senza problemi) e la scarsità di chiodi e i bolli ormai sbiaditi rendono abbastanza difficile rintracciare la via velocemente.
Come ho detto prima i passi chiave (IV e qualche passo di V molto facile) sono ben spittati quindi si possono anche azzerare volendo ma questi rari passaggi rendono la via divertente. Dopo ogni muretto di IV ero dispiaciuto fosse durato così poco.
Ultima nota dolente: gli attriti! Portate rinvii slungati, assolutamente, mi sono stancato molto più recuperando le corde che scalando per i giri che fa la corda dietro spuntoni e curve tra una sosta e l’altra. Peccato.