Saume (Cote de la) quota 2412 m da Soucheres Basses per il vallone del Chardonnet

Saume (Cote de la) quota 2412 m da Soucheres Basses per il vallone del Chardonnet
La gita
abo
3 26/01/2014
Accesso stradale
strada statale pulita, quella della frazione con lastre di ghiaccio
Osservazioni
Visto valanghe a pera esistenti
Quota neve m
1000
Equipaggiamento
Scialpinistica

Non sapendo dove trovare neve bella (o per lo meno decente) e un po’ di riparo dal ventaccio previsto provo a vedere come sono le condizioni nei bei boschi dell’Albergian. In salita fatto il sentierino che arriva sulla sterrata in corrispondenza di un tornante a quota 1737m. Strada fino alla bergeria di Pra Damont battuta dal passaggio di motoslitte. Sopra alla bergeria incrociamo due altri scialpinisti che tornano da provare l’Albergian, ovviamente irraggiungibile col vento di oggi. Dal pianoro sopra la bergeria il vento inizia ad essere impetuoso ma non costante e quindi tra una raffica e l’altra cerco un cucuzzolo dove terminare la mia gita: alla fine la mia ricerca si conclude sul cote de la saume, questo cresta che divide il vallone chardonnet e quello che scende su sucheres basses (innominato sulle carte). Dal roccione della quota 2412m si gode di un ottimo panorama su tutta la valle e sul fantastico anfiteatro dell’Albergian, oggi in condizioni himalayane. Prima parte di discesa un po’ sulle uova a causa di qualche accumulo nel canale della normale dell’albergian, poi qualche bella curva in farina ventata alternata a croste da vento. Dalla bergeria in giù il vento non ha rovinato la neve ma il bosco è un tappeto continuo di rametti e pigne. Tutto sommato la neve era ancora abbastanza asciutta e polverosa e il bosco non troppo ripido ma abbastanza fitto fa sì che ci si diverta parecchio. Ultimi 100m sopra soucheres basses con neve un po’ più umidiccia.

Alla fine visto le condizioni in giro è andata ancora bene così, prestare attenzione nell’attraversamento dei pendii sotto alla cima: gli alberi piegati verso valle sono testimoni delle valanghe che cadono dai pendii superiori.
Con Maurizio e il cane Wild.

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