Ripercorriamo in condizioni pseudo-invernali il percorso della gita CAI dello scorso agosto. Il cielo è limpido e lo resterà tutto il giorno, ma la recente spolverata di neve ha lasciato dei residui sopra i 2000 metri anche sui versanti esposti a Sud. Percorriamo la valle del Rio Vasca senza problemi, qualche piccola formazione di ghiaccio nell’attraversamento di alcuni canali non ostacola il passaggio. Raggiunta l’Alpe Colla seguiamo per un breve tratto il sentiero che dovrebbe condurre alla Bocchetta del Rosario e lo perdiamo presto di vista, proseguendo senza percorso obbligato verso il valico e ritrovando le tracce del sentiero a metà pendio. Dopo una breve visita alla cappelletta sul versante della Valle Onsernone, scartiamo l’idea di proseguire lungo il filo di cresta e ci avviciniamo al Sassone stando piuttosto bassi sul versante vigezzino, per evitare di attraversare in diagonale i ripidi pendii cosparsi di placche rocciose poco sicuri con queste condizioni. Risaliamo quindi il vallone sotto la cima fino all’attacco della cresta Ovest, che saliamo direttamente lungo il fio liberando le rocce dal sottile strato di ghiaccio dovuto alla fusione e rigelo della poca neve della notte tra il 4 e il 5 gennaio. Dalla cima scendiamo direttamente per il ripido versante Sud, con poca neve residua che non crea problemi nella discesa anche grazie alle zolle d’erba che formano comodi gradini. Risaliamo poi sulla cresta che percorriamo con poca neve residua, quasi sempre portante, toccando il Formalone e la Ganda Rossa per scendere alla Bocchetta di S. Antonio, da cui transitando per Cortignasco raggiungiamo la località Vasca dove chiudiamo l’anello.
Bella gita dagli ampi panorami in compagnia di Francesco e Gabriella.