- Accesso stradale
- Inserendo Porto Santoru su Google Maps si percorre il giusto accesso.
Con il nostro WV Caravelle siamo andati oltre, su consiglio di alcuni agenti forestali incontrati sulla strada, fermandoci davanti ad un cancello che sbarra la strada. Si riesce a parcheggiare sia fuori che dentro al cancello (si apre). La strada è un po' al limite della percorribilità con un mezzo normale.
Una volta parcheggiato l’avvicinamento a piedi si trova facilmente. Anche il sentiero che dallo sterrato porta sotto alla parete è ben segnalato da ometti.
Abbiamo scalato un tiro di scaldo di 6a+ spittato, poi non poco intimoriti abbiamo affrontato il Dillosauro.
Primo tiro duro e spittato lungo, praticamente impossibile da azzerare e non integrabile se non con Friends misura 5 almeno!
Secondo tiro spittato meglio, ma molto psicologica l’esposta salita sul torrione.
Va in ombra verso le 14 circa.
Aggiunto un cordino di collegamento alla sosta, visto che a quello in loco si contavano i trefoli. Purtroppo l’unico che avevo in più non era molto lungo, consigliato salire con coltellino e cordone da abbandono per rinforzare il tutto.
È un must della Sardegna! L’ambiente è spaziale, isolato, selvaggio, con un contrasto cromatico verde bosco/blu mare/rosso parete magnifico.
Abbiamo fatto il bagno nella caletta sottostante, si raggiunge facilmente percorrendo l’alveo del torrente in direzione della partenza del sentiero.
Con Clo.