ATTENZIONE distacco di rocce dalla parete sinistra (quella ricca di vegetazione) rispetto alla via di calata.
il materiale che si distacca si incanala e tange l’attacco delle vie “steno” e “supersteno” e il sentiero di accesso al settore.
dopo essersi calati spostarsi rapidamente in un luogo più riparato.
Personalmente mi sono preso una bella botta in testa e alla spalla.
via molto carina. roccia ottima. è gradata V+, ma onestamente non abbiamo trovato passaggi con quel grado, ma anzi l’abbiam trovata più facile
facile seguire il percorso per via dei numerosi cordoni infilati nelle clessidre. abbiamo usato solo qualche dado/friend piccolo per scrupolo.
non banale trovare il sentiero di rientro: superato il cordone rosso su albero in cima all’ultimo tiro c’è una ampia piazzola. addentrarsi a destra nel bosco, per un paio di metri e guardandosi intorno si dovrebbe notare una fettuccia blu appesa ad un albero. abbassarsi di qualche metro sempre nel bosco fino a trovare la sosta della via a fianco. tra la fettuccia e questa sosta parte verso sinistra (faccia a valle) un sentiero a mezzacosta/discesa sufficientemente evidente che arriva fino al libro di via/sosta di calata.
se siete saliti diversi metri nel bosco avete sbagliato. se incontrate un cavo metallico arrugginito avete sbagliato. se state ravanando da molto nell’instabile bosco avete sbagliato…
Grazie alla cucciolina Gaia che mi ha accompagnato in pronto soccorso anche se avrei dovuto guidare io…